lunedì 20 agosto 2018

Uff.St.Geas '16/17 - SERIE A2 (maggio-giugno)



4/5/17

Presentazione gara-1 Geas-Marghera (playoff, 2° turno)


Dopo il netto 2-0 contro Albino al primo turno, la marcia-playoff del Geas riparte sabato 6 maggio (palla a due alle 20.30 al PalaCarzaniga) contro la Rittmeyer Giants Marghera, per gara-1 della serie detta di "semifinale" ma di fatto un quarto di finale, visto che mancano 3 turni da superare per la promozione. Le rossonere, chiudendo in anticipo i conti con Albino, si sono guadagnate 9 giorni di riposo, qualcuno in meno per la formazione veneziana, che ha avuto bisogno della terza partita per eliminare 2-1 Civitanova Marche sfruttando il fattore-campo.
Vantaggio che ora non avrà contro un Geas che di fronte ad Albino ha ripristinato la "legge del PalaNat" (oltre 20 punti di scarto medio a favore) interrotta solo nell'ultima ininfluente partita di stagione regolare. Ma non per questo, né per il miglior rendimento in stagione regolare o per la teorica supremazia del suo organico, il Geas potrà pensare di passare il turno con la sigaretta in bocca, dato che Marghera difetta magari di esperienza, ma può contare sicuramente su qualità notevoli. La speranza di tutto il clan sestese è di avere un buon sostegno di pubblico ad accompagnare le ragazze di Cinzia Zanotti verso un prezioso 1-0. La seconda partita si disputerà giovedì 11 sul parquet avversario; l'eventuale gara-3 sabato 13 di nuovo al PalaNat.

LE AVVERSARIE - Marghera viene da una stagione regolare conclusa al quarto posto nel girone B (16 vittorie e 8 sconfitte) con una flessione finale costata 4 sconfitte consecutive, prima di ritrovare il successo contro la poi retrocessa Salerno nell’ultimo turno di stagione regolare. Ma la vittoria su Civitanova indica probabilmente che il periodo negativo è alle spalle.
La giocatrice di riferimento delle "Giants" è senza dubbio Federica Iannucci, straordinaria realizzatrice (miglior marcatrice del girone B e seconda di tutta l'A2 dietro alla geassina Virginia Galbiati) che in questa stagione viaggia a 19.4 punti di media, con oltre 5 rimbalzi a partita e percentuali da due punti decisamente brillanti (oltre il 54%) per una giocatrice abituata a prendersi così tante conclusioni. Guardia del 1993, non le piace particolarmente tirare da tre punti (solo 7 canestri in tutta la stagione), cosa che la rende un’esterna atipica, specie considerando la tendenza attuale all'uso massiccio delle triple, ma ha dimostrato nelle ultime tre stagioni di essere capace di fare malissimo alle avversarie in penetrazione e nei tiri dal palleggio.
L’altra colonna offensiva della squadra di coach Iurlaro è l’argentina naturalizzata Macarena Rosset, alla sua quarta stagione in Italia e già avuta dal bravo coach pesarese nella precedente esperienza a Ferrara. Rosset è arrivata a Marghera a dicembre per sostituire Erika Striulli, partita per La Spezia in A1, e da lì ha messo a segno 17.8 punti, 7.2 rimbalzi e 5.1 assist con buone percentuali al tiro, per uno straordinario 24.1 di valutazione media a partita.
La terza e ultima giocatrice che supera i 30 minuti di media nel roster delle venete è la giovanissima Sara Toffolo, atletica guardia classe 2000 che compirà 17 anni solo a settembre, ma che è già investita di tantissime responsabilità, ben ripagate dai 8.0 punti e ben 7.2 rimbalzi di media raccolti quest’anno.
Altre due giovanissime si spartiscono tanti minuti importanti, come la playmaker del 1999 Giulia Cecili (6.9 punti in 24.4 minuti) e la 2000 Beatrice Baldi (5.6 punti e 6.3 rimbalzi in 27.3 minuti), mentre sotto canestro gioca l’esperta Carla Fabris (unica nata negli anni ’80), ex Vigarano e Libertas Bologna, centro da 5.5 punti e 7.8 rimbalzi con oltre una stoppata di media a partita. Una serie di altre ragazze "under 18" completano le rotazioni di coach Iurlaro, che gestisce così una squadra molto giovane (solo tre giocatrici sono nate prima del 1997) ma dal grande potenziale.

COACH ZANOTTI - “Marghera è una squadra davvero molto giovane, oserei dire molto più giovane pure di noi. Diciamo che è una squadra formata da buona parte del gruppo under 18 a cui si aggiungono tre senior come Rosset, Fabris e Iannucci, che comunque è una 1993 e non è che sia molto più anziana. Buona parte di loro ha vinto lo scudetto under 16 lo scorso anno, più altre che facevano parte della squadra under 18 che era arrivata terza alle finali nazionali, quindi sono giovani ma anche forti.
Giocano molto bene, i punti di riferimento ovviamente sono Iannucci e Rosset, ma anche le altre si prendono le loro responsabilità con grande tranquillità. Dovremo calarci nella mentalità di una squadra giovane, che difende forte, ci mette sempre grande energia e grande voglia in ogni cosa che fa, quindi una squadra atipica. In attacco puntano molto a finalizzare, come detto, con Rosset e Iannucci, su cui dobbiamo stare attente ma senza dimenticarci le altre, mentre nell’altra metà campo possono contare su varie difese. Va detto che coach Iurlaro ha fatto un gran lavoro con loro”.


6/5/17

Geas batte Marghera e va 1-0 nella serie


"Con un sontuoso terzo quarto il Geas doma Marghera": ci facciamo prestare le parole da un tweet del presidente Mazzoleni per sintetizzare la vittoria delle rossonere in gara-1 del secondo turno di playoff (68-56).
E' stato infatti il parziale di 23-7 nella terza frazione a indirizzare la partita in favore delle rossonere, dopo che le veneziane avevano comandato per da metà primo quarto fino all'intervallo. Il cambio di marcia in difesa ha dato la svolta alimentando anche l'attacco con i contropiedi scaturiti dalle palle recuperate, le quali, insieme al dominio a rimbalzo offensivo (vera costante del Geas sull'arco dei 40'), hanno consentito molte più occasioni di tiro rispetto alle avversarie, compensando percentuali non brillanti (45% da 2 e 18% da 3).
Prestazioni individuali di spicco da parte di Arturi, miglior marcatrice con 16 punti e solida anche in difesa sulla temuta Rosset, e di Ercoli, miglior valutazione con 25, frutto di 14 punti con un buon 7/11 da 2 più 13 rimbalzi e 3 stoppate, troneggiando in entrambe le aree. Contributi importanti anche da Barberis, divenuta protagonista alla distanza (10 punti e 11 rimbalzi), Gambarini (9 punti), una Panzera che conferma di saper entrare subito "calda" dalla panchina (6 punti in 11'), mentre Galbiati non ha vissuto la sua miglior serata al tiro (5/20) ma ha comunque messo insieme 11 punti con 6 recuperi.
Marghera ha dimostrato di saper mettere in difficoltà, almeno a tratti, un Geas che dunque giovedì 11, in gara-2 sul campo avversario, dovrà alzare ulteriormente il suo livello per chiudere la serie senza ricorrere alla "bella".

COACH ZANOTTI - "Siamo state un po' superficiali, disattente, in difesa nel primo tempo, concedendo troppi canestri da sotto. Poi abbiamo messo più energia nel terzo quarto sia a uomo sia a zona. Il contropiede ne è stato una naturale conseguenza. I tanti rimbalzi in attacco sono stati in parte favoriti dalla loro difesa a zona, ma sono anche frutto dell'intensità nostra, segnale della voglia di vincere.
Nel complesso abbiamo fatto una certa fatica ma ce lo aspettavamo, anche se forse il 6-0 iniziale nostro poteva illuderci: Marghera è buona, con una mentalità da squadra giovanile che la fa giocare con faccia tosta e senza mai mollare, infatti è risalita dopo il nostro break. Significativo per noi aver vinto nonostante abbia faticato al tiro la nostra miglior marcatrice abituale, Galbiati, che però è stata positiva in altri aspetti.
Noi superiori? Non partiamo mai presupponendo di essere superiori a qualcuno. Nei playoff si gioca sui nervi e sull'esperienza; quest'ultima componente in effetti ci vede in vantaggio su una squadra giovane come Marghera. Ma dobbiamo prepararci a una gara-2 difficile, in prospettiva della quale un aspetto migliorabile per noi è sicuramente la precisione al tiro".

CRONACA - Affluenza di pubblico in crescita al PalaNat rispetto al turno precedente. Si scalda subito l'atmosfera con Arturi che manda a canestro Barberis in transizione ed Ercoli con una palla recapitata a centro area; poi c'è un lancio a tutto campo per Galbiati che deposita il 6-0 per il timeout di Marghera dopo appena 1'40".
Riordina subito le idee la squadra ospite, che dimostra di sapere il fatto suo. Con una difesa a zona mantenuta per gran parte della gara rallenta i ritmi del Geas, che spesso circola a lungo la palla per poi concludere da fuori con scarsa efficacia; e in attacco trova ripetutamente varchi in entrata o con tagli. In evidenza soprattutto l'attesa Iannucci e le giovanissime Toffolo e Pastrello, classe 2000 e '01. Marghera sale fino a +9 (11-20), ridotto a +7 da un canestro di Panzera (a proposito di giovani, lei è del 2002...), da poco entrata per Galbiati per mescolare le carte di un attacco un po' inceppato. Il primo quarto si chiude dunque sul 13-20.
Un parziale di 8-0 firmato da Gambarini, Arturi ed Ercoli riporta avanti il Geas in avvio di secondo periodo (21-20). Ma Marghera riprende a colpire in penetrazione, troppo spesso per le abitudini della difesa sestese. Le due squadre si rispondono colpo su colpo in un finale di secondo quarto molto godibile. Il Geas mette sul piatto i rimbalzi offensivi e i recuperi (flash di Galbiati con 4 punti su due rubate di fila) ma l'ultima parola è delle ospiti con altri due canestri da sotto per il 33-36 all'intervallo.

Certamente non va bene il 51% al tiro concesso dal Geas alle avversarie, ma nella pausa lo staff sestese trova gli aggiustamenti adatti, perché la difesa (prima a uomo, poi a zona) diventa un muro, sul quale ora i tentativi di entrata da parte di Marghera sbattono con perdite: fioccano stoppate e recuperi, e così si alimenta il contropiede rossonero. Contro la difesa schierata continua il predominio a rimbalzo offensivo e arrivano anche le triple a punire la zona veneziana.
La somma di tutti questi elementi è un micidiale 23-4 per il Geas nei primi 9 minuti del terzo quarto. Apre la strada Arturi, che segna 9 punti in questa frazione, gli ultimi in contropiede solitario dopo aver intercettato un passaggio nella prima azione in cui le rossonere si schierano a loro volta a zona. Barberis ed Ercoli impongono fisicità in area (4 punti a testa); completano l'opera due triple di fila firmate Panzera e Gambarini. Sul 56-40 la partita non è del tutto chiusa, ma fortemente indirizzata. Marghera limita i danni con 3 tiri liberi (56-43 al 30') ma totalizza un eloquente 1/15 dal campo nel terzo quarto.
Le ospiti hanno il merito di non mollare, mentre la fiammata del Geas si esaurisce. Pastrello e Rosset riducono lo scarto a 8 punti (60-52 a 7' dalla fine), ma le sestesi continuano a guadagnarsi secondi e terzi tiri, così, insistendo, arrivano i canestri che chiudono i conti: l'ultimo, subendo anche fallo, è di Barberis, ben servita su taglio in area. Sul 68-56 a 2' dalla fine Marghera stavolta alza bandiera bianca. L'1-0 "c'è".


10/5/17

Presentazione gara-2 Marghera-Geas (playoff, 2° turno)


40 minuti e, se tutto andrà come deve andare, il Geas sarà a metà strada della sua lunga scalata. Già archiviata la pratica Albino, con un’eventuale vittoria a Marghera (palla a due oggi, giovedì 11 alle 20.30, in terra lagunare) le rossonere eliminerebbero anche la Rittmeyer e accederebbero alla finale del suo lato di tabellone, il penultimo passo nella infinita formula varata quest’anno, che prevede poi anche un ulteriore spareggio per definire l’unica squadra promossa in Serie A1. In gara1 Sesto ha sofferto a lunga la freschezza delle giovani avversarie, che sapendo di non aver nulla da perdere hanno giocato un ottimo primo tempo libero da ogni pressione.
Ma un gran terzo periodo da 23-7 ha successivamente spaccato in due la gara, portando il Geas dal -3 dell’intervallo al +13 del 30’, sigillando in un vaso la prima vittoria. Nonostante le basse percentuali nel tiro da tre punti, Sesto è riuscita a vincere grazie ad una ottima difesa che ha procurato ben 24 palle recuperate, limitando il più possibile le due giocatrici avversarie più pericolose, Federica Iannucci (15 punti ma 6 perse) e Macarena Rosset (2/12 al tiro e 6 perse anche per lei). Ora Arturi -top scorer di gara1 con 16 punti- e compagne sono chiamate a sfruttare la propria maggior esperienza anche sul campo di Marghera, in una partita che però sarà tutt’altro che facile considerando che in stagione le veneziane hanno vinto 11 partite su 14 sul proprio parquet, perdendo solo contro le uniche tre squadre che hanno chiuso davanti a lei in stagione regolare (Bologna, Vicenza e Ferrara).

COACH ZANOTTI - “Sarà una partita dura, ribadisco il concetto che Marghera è una squadra giovane ma che gioca bene e con intensità. Dobbiamo andare lì per cercare di vincere, con l’obiettivo di non arrivare all’eventuale bella di sabato perché sarebbe molto pericoloso affrontare in una gara secca, da dentro o fuori, una squadra così giovane e quindi “incosciente” nel senso più buono del termine, senza alcuna pressione e senza nulla da perdere. In gara1 abbiamo giocato un primo tempo sotto le nostre possibilità ma poi ci siamo riprese bene nella ripresa, in trasferta sarà fondamentale invece iniziare bene fin da subito per evitare che le avversarie possano prendere fiducia e galvanizzarsi, rendendo così ancora più difficile una gara che già di suo presenta parecchie insidie”.


11/5/17

Geas vince a Marghera e chiude 2-0 la serie


Classe e personalità: il Geas passa a Marghera con un netto 55-70, chiude la serie in due gare (come non è riuscito a nessun'altra squadra in questo turno) e si qualifica per la finale del proprio tabellone-playoff, che metterà in palio l'accesso allo spareggio per la promozione.
Una partita dall'andamento insolito, spaccata in tre momenti ben distinti: un dominio clamoroso delle sestesi nei primi 12', con un parziale di 4-25, una rimonta quasi altrettanto prepotente di Marghera nei successivi 10' (controbreak di 26-10); e l'ultimo quarto e mezzo abbondante, più equilibrato ma col Geas capace di ricacciare indietro le venete, senza mai rischiare l'aggancio, per poi arrotondare lo scarto nel finale.
Trascinatrice, ancora una volta, la "wonder-coppia" Arturi-Galbiati, 15 e 20 punti rispettivamente, tirando bene e contribuendo anche con rimbalzi, assist, recuperi. Prestazioni totali, le loro, alle quali si aggiungono quelle di Ercoli (10 punti e top-rimbalzista con 12), Barberis (10 punti), Gambarini (9 punti), Schieppati (9 rimbalzi). Se il Geas non ha dominato a rimbalzo in attacco come in gara-1, ha però aggiustato le percentuali da fuori (41% da 3), difetto della partita precedente, confermando di saper vincere in tanti modi diversi.
La prossima avversaria uscirà dalla terza partita tra Ferrara e Castelnuovo Scrivia, attualmente sull'1-1; ma intanto le rossonere possono godersi 10 giorni di (attivo) riposo, consapevoli che il difficile arriva ora ma che 4 vittorie su 4, con uno scarto medio di 15 punti, sono un bel bilancio per questa prima parte dei playoff 2017.

COACH ZANOTTI - "Un nostro approccio super, poi brava Marghera a tornare in partita (complimenti alle nostre giovani avversarie per la loro stagione), ma alla fine abbiamo vinto di 15 senza perdere il controllo della situazione. Dopo l'ottima difesa iniziale, accompagnata da un attacco vivace, ci siamo un po' addormentati ma è normale che noi potessimo calare e Marghera reagire. Siamo stati, in quel frangente, meno lucidi del solito contro la loro pressione, ma nel momento del minimo vantaggio abbiamo stretto di nuovo le maglie e ripreso a giocare con intelligenza in attacco, lavorando per colpire i loro punti deboli.
Noi unici a essere passati in due partite? Vi dirò, quando ho saputo che le altre tre serie erano andate alla 'bella', ho pensato positivo, perché il 'non c'è due senza tre' si era già verificato e quindi non valeva per noi... Scherzi a parte, sono contenta perché, oltre a evitare i rischi di una gara-3, ci guadagniamo 10 giorni di sosta prima della prossima partita: dovremo essere bravi a gestirli, considerando anche che da lunedì 15 saremo senza le Under 18, impegnate nelle finali nazionali.
Se preferisco Ferrara o Castelnuovo come prossima avversaria? Cambia poco: entrambe hanno saputo batterci durante la stagione e non le sottovaluteremo di certo, ma nei playoff non bisogna pensare agli errori precedenti, bensì guardare avanti".

CRONACA - Pazzesca la partenza del Geas, determinatissimo a non lasciare che Marghera prenda fiducia davanti al suo pubblico. Galbiati inaugura le marcature con una tripla, ne metterà altre due Arturi nel primo quarto, ma è soprattutto la difesa a impressionare: morde sul perimetro, non fa passare uno spillo in area, dove in gara-1 le veneziane si erano spesso incuneate con profitto, almeno all'inizio. Iannucci, seconda miglior marcatrice di tutta l'A2 dietro la stessa Galbiati, viene ingabbiata sistematicamente: chiuderà con 5 punti; e le padrone di casa sono costrette a un imbarazzante 1/15 al tiro nella prima frazione.
Così, minuto dopo minuto, il vantaggio del Geas decolla (0-10 al 5' con Barberis ed Ercoli; 2-18 al 10') .
Le rossonere insistono con Galbiati all'inizio del secondo quarto, volando fino a un surreale +21 dopo appena 12' (4-25). Da lì comincia una partita diversa, tra il rimescolarsi dei quintetti e la reazione di Marghera che, come aveva già dimostrato in gara-1, non è squadra che molli facilmente. Aumenta la pressione difensiva, recupera palloni e prende fiducia sia con canestri da dentro l'area sia con un paio di triple (in evidenza la giovanissima Pastrello). Buona parte del vantaggio-Geas, che sembrava abissale, è già sfumata all'intervallo (24-35).
Sembra davvero rimettersi tutto in discussione quando le veneziane riprendono da dove si erano interrotte e con un altro 6-0, firmato dalle giovani Toffolo e Baldi, siglano il minimo svantaggio della partita (30-35 al 22'). Ma non andranno oltre: il pericolo scuote il Geas che interrompe la siccità con Galbiati. Inizia da lì un vibrante e lungo "braccio di ferro" in cui Marghera dà il massimo per riportarsi a contatto, ma le sestesi trovano sempre il modo di respingerla (35-45 al 25', 40-51 al 30', 47-58 al 35').
Nei momenti caldi capitan Arturi mostra la via segnando 7 punti nell'ultimo quarto e "sbucciandosi i gomiti" con un paio di preziosi recuperi da terra; Gambarini e Barberis aggiungono punti importanti, Galbiati incrementa lo scarto nel finale, con Marghera che, a testa alta dopo averle provate tutte, si arrende a un Geas che nell'arco degli 80 minuti si è dimostrato più forte.


19/5/17

Presentazione gara-1 Geas-Ferrara (playoff, finale di tabellone)


Al termine di una settimana fondamentale a livello societario, culminata venerdì con il simbolico passaggio di consegne tra il presidente Mario Mazzoleni e il suo futuro successore Filippo Penati, il Geas torna a rivolgere le proprie attenzioni al campo. Dopo aver eliminato fin qui con un percorso netto Albino e Marghera, comincia domenica (palla a due alle 18.00 al PalaNat) la finale del “tabellone 1” di playoff contro Ferrara, che deciderà chi avanzerà all’atto conclusivo, ovvero lo spareggio promozione contro la vincente dell’altro tabellone, che vede in finale Bologna e Vicenza.
La squadra ferrarese è arrivata fin qui eliminando prima la Udine e poi Castelnuovo Scrivia, dopo aver chiuso la regular season al terzo posto nel girone B con 18 vittorie e 6 sconfitte. Ma soprattutto al Geas tornano in mente ricordi amari legati alla B.Ethic, perché a marzo fu proprio Ferrara ad eliminare Sesto dalle Final Eight di Coppa Italia di Costa Masnaga, sconfiggendo Arturi e compagne per 59-56 al termine di un match caratterizzato dall’exploit dall’arco dei tre punti delle emiliane (11/22 finale stando a lungo sopra il 50%). A quasi tre mesi di distanza il Geas ci riprova, questa volta con una serie al meglio delle tre gare e con il fattore campo a proprio favore, senza dimenticare l’esperienza della partita di Coppa Italia in questione, che potrà tornare utile per evitare l’amara sorpresa di quel venerdì pomeriggio.

LE AVVERSARIE - Il punto di forza di Ferrara non si può dire che sia l’attacco (58.5 punti di media in stagione regolare, 15esima tra le 27 squadre totali che hanno partecipato a questa A2, mentre il Geas ha chiuso terzo a 67.7 punti), però la squadra di coach Chimenti ha il potenziale per poter battere chiunque in una singola serata, come dimostrato proprio in Coppa Italia o anche in campionato contro la capolista Bologna, alla quale ha inflitto una delle sue tre sconfitte in regular season.
La giocatrice più preziosa delle ferraresi è Liliana Miccio, top scorer con 11.3 punti di media a partita e ala capace di fenomenali exploit, come i 28 punti con 7/10 da tre nella decisiva gara3 del turno precedente contro Castelnuovo.
Al suo fianco altre due esterne provvedono a garantire pericolosità dal perimetro, come Rosa Cupido, giocatrice dalla doppia dimensione di realizzatrice e agevolatrice per le altre (10.2 punti di media e prima per assist con 2.7 a partita), ed Elena Ramò, pericolosa tiratrice (10.7 punti con quasi il 40% da tre) che le rossonere Gambarini e Barberis ben conoscono, avendo condiviso la maglia della nazionale e anche un bronzo europeo assieme alla guardia ligure uscita dalle giovanili di Battipaglia.
La straniera del gruppo è la 22enne croata Iva Cigic, che ha sostituito a stagione in corso la statunitense di passaporto svedese Pernilla Hanson senza però migliorarne di molto le cifre (5.6 punti per lei, contro i 5.2 più 6.8 rimbalzi della californiana), sotto canestro invece la Bonfiglioli non dispone di alcun “lampione”, giostrando invece alcune giocatrici di taglia ridotta ma di grande energia, tra cui quella di riferimento è sicuramente Nene Diene, lunga di origini senegalesi passata anche da Lucca, atleta non altissima ma di grande fisicità e intensità che mette assieme 8.4 punti e 6.6 rimbalzi a partita.
Importanti negli equilibri della squadra per completare le rotazioni principali anche Francesca Santarelli (4.7) e Virginia Furlani (3.4).

COACH ZANOTTI - Memore del precedente in Coppa Italia, coach Cinzia Zanotti presenta questa partita e questa serie con i piedi di piombo: “conosciamo già Ferrara e non ci riporta alla mente ricordi piacevoli, ma al di là della squadra avversaria, essendo una finale playoff per accedere allo spareggio promozione, bisogna metterci assolutamente la massima attenzione perché ora sono rimaste solo le migliori. Questo le ragazze ovviamente lo sanno, quindi ciò su cui dobbiamo lavorare noi è far sì che non siano troppo nervose o troppo tese per questa cosa. Questa settimana poi ci sono state anche grosse novità societarie, e questa è una cosa che naturalmente ci dà gioia e che speriamo possa rappresentare una motivazione in più per fare bene.
Come detto, con Ferrara abbiamo già giocato e perso, quindi non c’è motivo per poter sottovalutare questa squadra. Sono un buon gruppo, formato da otto giocatrici più che valide. Magari è una squadra un po’ atipica in quanto l’unica lunga, senza nemmeno essere particolarmente alta, è Diene che è sicuramente anche la più fisica, perciò ci troveremo quasi sempre a dover marcare quattro esterne. La chiave di lettura quindi starà lì, noi ci abbiamo lavorato e speriamo di essere abbastanza sveglie, anche perché rivedendo la partita di coppa abbiamo visto come, oltre a metterci in difficoltà con la loro difesa box&one, noi abbiamo commesso dei banali errori difensivi. Cercheremo quindi di porre le nostre maggiori attenzioni lì, per poter poi andare in attacco con maggiore tranquillità. Essendo arrivati agli sgoccioli della stagione saremo ovviamente tutti stanchi, sia noi che Ferrara, quindi vincerà chi riuscirà a tirare fuori tutte le proprie energie dal fondo del barile e a gettarle in campo”.


21/5/17

A2: super-Geas anche con Ferrara, 1-0
Strepitosi gli ultimi 5 minuti del primo quarto: 18-0
Porta bene la “prima” del neo-presidente Penati


E’ ancora grande Geas in questi playoff: nella calda domenica pomeriggio del PalaNat, una prestazione da applausi onora al meglio la prima uscita ufficiale del neo-presidente Filippo Penati. Le rossonere vanno 1-0 su Ferrara (70-54) nella serie di finale del proprio tabellone, al meglio delle 3 partite, che darà accesso allo spareggio per salire in A1 contro la vincente della sfida fra Bologna e Vicenza (gara-1 vinta dalle emiliane).
Sestesi sempre avanti, a parte i primissimi minuti, con tante protagoniste, guidate da Arturi (10 punti con 4/4 al tiro nel solo primo quarto) ed Ercoli (20 punti e 13 rimbalzi); le ospiti hanno saputo riavvicinarsi da -17 a -7 ma la nuova fuga del Geas è stata definitiva. Scacciato così anche il ricordo amaro della sconfitta che le rossonere subirono a marzo da parte di Ferrara in Coppa Italia di A2.
La serie è ben indirizzata ma ovviamente è solo il primo capitolo: gara-2 si gioca giovedì 25 a Ferrara; l’eventuale gara-3 domenica 28 di nuovo al PalaNat.

COACH ZANOTTI – “Piena soddisfazione. Andamento simile a gara-2 con Marghera, l’ultima che avevamo giocato, con una nostra partenza forte, un riavvicinamento delle avversarie e noi brave a ripartire di nuovo. Abbiamo avuto qualche falla difensiva all’inizio, qualche alto e basso nel rendimento, ma non posso certo lamentarmi. Rispetto alla sconfitta in Coppa contro Ferrara, siamo state capaci di attaccare in modo più fluido di fronte alle loro difese ‘miste’, che rappresentavano lo spauracchio tattico alla vigilia. Qualche difficoltà in più c’è stata contro la uomo, ma non abbiamo mai realmente perso il controllo della gara, ed è positivo aver saputo dare un ‘giro di vite’ in difesa per dare il via a un nuovo strappo. Brave a cercare Ercoli con costanza, e lei ha fatto valere il vantaggio di centimetri, ma il dominio a rimbalzo è stato collettivo.
Buona anche la distribuzione dei punti, confortante la condizione fisica: del resto a inizio playoff, quando non eravamo al meglio della forma, auspicavo una crescita strada facendo. Chiaro che l’arrivo del caldo si è sentito, e la stanchezza peserà, ma vale per tutti, non solo per noi.
Per vincere gara-2 evitando così i rischi della terza? Dobbiamo aspettarci che Ferrara faccia ben altro tipo di partita; lavorare fin dall’inizio con grande intensità, ‘metter loro addosso’ il nostro fisico.
Le belle novità societarie? Non so dire con esattezza quanto si siano tradotte in motivazioni-extra, ma di sicuro le ragazze sono molto contente di giocare sapendo che i loro sforzi non rischiano più di essere vani”.

CRONACA – La perfezione non è di questo mondo, e il Geas non fa eccezione, ma per i suoi ultimi 5 minuti del primo quarto di gara-1 con Ferrara si rischia di adoperare quel termine: le rossonere sono protagoniste di una mareggiata. Un parziale di 18-0 sommerge le emiliane, in un contesto di gioco spettacolare: da -1 le ragazze di Cinzia Zanotti passano a un +17 (29-12) che risulterà di fatto essere decisivo.
E’ la capitana ad indicare la via: Giulia Arturi spacca la partita con due triple, un assist a tutto campo per Barberis e un canestro da due che vale il prezzo del biglietto: rimbalzo con perfetto tagliafuori della sua avversaria, palla raccolta ad altezza-palleggio, campo bevuto in un amen, due punti in entrata di sinistro. Ma, contrariamente all’episodio della sconfitta con Ferrara nei quarti di Coppa Italia (quando segnò 27 punti su 56 della squadra), Arturi è tutt’altro che sola: la partita delle rossonere è un lungo elenco di preziosità. A partire dalle mosse di Cinzia Zanotti, che ha messo in campo le contromisure giuste alle difese miste (“box and one” su Galbiati, “triangolo e due” su Arturi e la stessa Virginia) che tanto male aveva fatto in quel precedente.
Ercoli, in particolare, ha giocato un incontro straordinario. Padrona assoluta dei tabelloni, precisa nel convertire a canestro i bellissimi passaggi ricevuti un po’ da tutte le compagne, “Elison” ha consentito alle compagne di variare i temi con un “dentro e fuori” che ha stordito le avversarie; le emiliane hanno pagato sotto le plance l’assenza di un centro vero.
Solidissima Veronica Schieppati, sia nel consueto lavoro difensivo, sia in fiondate dalla media che hanno tenuto a distanza le avversarie. Super Barberis, reattiva come nelle migliori giornate, vera riciclatrice d’oro, avendo trasformato palloni-spazzatura in punti fondamentali. La stessa Gambarini ha messo in mostra punte del suo riconosciuto talento e non ha fatto mancare assist spettacolari e canestri pesanti. Anche Virginia Galbiati, “sorvegliata speciale” dal coach avversario Chimenti per limitare il principale terminale offensivo del Geas, si è fatta notare, nel contesto di una partita di sacrificio, per assist, intercetti, spinta e contropiede.
Insomma un gran bel concerto per uno spartito molto simile a quello di gara-2 a Marghera, contro una squadra però di maggiore consistenza: avvio fulminante, lunga pausa (ma avversarie arrivate al massimo a -5), recupero quasi immediato della doppia cifra di vantaggio e dominio, anche atletico e morale, nel finale.
Proprio un calo anche prolungato porta sulla terra il Geas: Ferrara si scuote e fa vedere perché è arrivata terza (e in ascesa lungo il campionato) nel girone B. Soprattutto la mano educata di Ramò, occasionalmente aiutata da Cigic e Santarelli (calata invece dopo 7 punti iniziali Diene; meno incisiva Cupido rispetto alla Coppa Italia), richiama alla realtà le rossonere, che però sanno scuotersi riprendendo la corsa dove l’avevano interrotta. Barberis e Gambarini alzano il volume, con iniziative di carattere e sostanza, supportata dal “muro” Schieppati-Ercoli e da una regia attenta di Arturi, chiamata, soprattutto nel finale, a moderare ritmi e tempi. Il vantaggio risale: dal +7 dell’intervallo al +12 di fine terzo quarto (58-46) e poi al +18 a metà dell’ultimo (68-50). Nota particolarmente positiva nel gran caldo di un PalaNat gremito proprio la tenuta fisica delle rossonere, le cui rotazioni a questo livello forzatamente si restringono.
In difesa i cambi sistematici delle avversarie hanno impedito scarichi per le temibili tiratrici da tre di Ferrara, in particolare per Miccio, tenuta a 5 punti: così le manovre delle ospiti sono risultate spesso lente e faticose. Ma giovedì sera sul parquet emiliano sarà ancora un’altra storia: se il Geas vuol chiudere la serie sul 2-0 dovrà mettere in campo altri “miracoli”, a partire dalla continuità difensiva. Per ora nei playoff la squadra viaggia a 5 vittorie su 5, con distacchi medi di oltre 15 punti. Un lavoro straordinario che merita di essere completato.


24/5/17

Presentazione gara-2 Ferrara-Geas (playoff, finale di tabellone)


“Correva la fantasia verso la prateria, tra la via Emilia e il West” cantava anni fa Francesco Guccini, e ancora una volta anche la fantasia e le emozioni del Geas volano verso una terra, come quella emiliano-romagnola, che negli ultimi anni ha spesso intrecciato il proprio destino con quello, fatto di gioie o lacrime, delle rossonere. Dall’euforia della Coppa Italia vinta a Rimini o la promozione thrilling in A1 festeggiata a Castel San Pietro Terme due anni fa, passando per lo sconforto e la delusione della gara della retrocessione arrivata lo scorso anno a Vigarano, il Geas fa ancora una volta rotta verso l’Emilia, questa volta con destinazione finale Ferrara, a pochi chilometri dal palazzetto di quella triste notte di 13 mesi fa, per dimenticare quella partita e ricominciare a correre verso la prateria del futuro, e magari di nuovo verso quel cortile di emozioni compreso tra la via Emilia e il West, con una possibile finalissima contro Bologna all’orizzonte.
Dopo il netto 70-54 di gara1, dove il Geas ha spaccato il match fin dal primo quarto (29-12 al 10’) sfruttando lo straordinario apporto del trio Ercoli-Arturi-Barberis e ha poi condotto in pianta stabile, le rossonere hanno scacciato anche il fantasma dell’eliminazione ai quarti di coppa Italia subita proprio contro Ferrara a marzo. Ora al PalaHiltonPharma di Ferrara c’è il primo dei due match point (palla a due domani sera alle 20.30) per accedere allo spareggio finale per la promozione in A1, ben sapendo che comunque, anche in caso di passo falso, Sesto potrà contare su un’eventuale decisiva gara3 domenica sul parquet amico.

COACH ZANOTTI - “Dobbiamo andare a Ferrara senza pensare alla gara d’andata. Mi è sembrata una partita soft, non un classico big match da playoff. Loro in casa vorranno vendicarsi e saranno sicuramente più agguerrite di quanto lo siano state qui a Sesto. Noi vorremmo riuscire a chiudere la serie già giovedì senza allungarla ad una pericolosa gara3, quindi cerchiamo di andare cariche e con grande determinazione. La cosa a cui dovremo fare più attenzione è la difesa, domenica soprattutto nel primo tempo siamo state un po’ molli, dovremo anche concedergli meno tiri aperti perché in gara1 gliene abbiamo lasciati tanti ma non sempre li sbaglieranno, come già ci avevano dimostrato con la prestazione balistica in Coppa. In attacco dovremo correggere qualche errore ed essere brave ad adeguarci più velocemente ai loro tipi di difesa, se riusciremo a giocare come domenica aggiustando questi particolari allora potremo portare a termine la missione”.


25/5/17

Geas vince a Ferrara e si qualifica per lo spareggio-promozione


Vola, Geas, il traguardo è più vicino. Anche la serie con Ferrara va in archivio con un 2-0, grazie al colpo in trasferta di giovedì sera (42-55) con Barberis migliore in campo: 19 punti, 11 rimbalzi e 30 di valutazione. Le rossonere vincono il loro tabellone di playoff e si qualificano per lo spareggio-promozione. Già, perché tre turni superati con 6 vittorie su 6, uno scarto medio di quasi 15 punti e mai inferiore a +11, non sono ancora sufficienti per festeggiare. Quest'anno la porta è strettissima e lascia passare solo una squadra: il Geas o la vincente dell'altro tabellone, che si conoscerà sabato 27 dopo gara-3 fra Bologna e Vicenza. Lo spareggio inizierà nel weekend del 3-4 giugno, stavolta con la formula andata-ritorno: conterà la differenza-canestri. Servirà insomma una resistenza da maratonete ad Arturi e compagne, ma la fiducia accumulata in questi playoff finora impeccabili consente di guardare con ottimismo alla sfida decisiva, pur sapendo che il livello di difficoltà salirà al massimo.

COACH ZANOTTI - "Anche stasera siamo riuscite a dare la svolta con un parziale decisivo, in questo caso nel terzo quarto dopo un primo tempo non dei migliori, diciamo pure brutto. Peraltro non eravamo andate sotto di tanto e avevamo ripristinato la parità all'intervallo, con Barberis molto brava. Questo mi faceva ben sperare perché, appunto, giocando sottotono eravamo comunque lì nel punteggio. Al rientro in campo abbiamo stretto le maglie in difesa e, come successo tante altre volte, questo ci ha dato fiducia anche in attacco, consentendoci il break.
Se mi aspettavo un cammino così brillante nei playoff? Forse non del tutto, ma la nostra stagione è stata fantastica fin da ottobre. Adesso però non dobbiamo crogiolarci, ma soltanto pensare che mancano ancora due partite, le più importanti. Non ho preferenze fra Bologna e Vicenza come avversaria. Chiunque sia, prevarrà chi saprà tradurre meglio la propria voglia di vincere e le energie rimaste; la tecnica passerà probabilmente in secondo piano. Sì, aver risparmiato un po' di fatica vincendo sempre 2-0 non è un male per noi, ma non credo che sarà questo a decidere. La stagione è stata comunque lunghissima per tutti".

CRONACA - Dopo gara-1 dominata dal Geas fin dall'inizio, l'attesa reazione di Ferrara arriva, anche se si esaurirà troppo presto per poter cambiare l'esito rispetto al primo episodio. Semplicemente, è solo spostato in avanti il momento della partita in cui le rossonere piazzano il loro proverbiale "parzialone" tagliagambe.
Funziona male l'attacco sestese nei primi 20 minuti, con la lodevole eccezione di Bea Barberis: per lei 14 punti a metà gara, con 5/7 dal campo (5/26 per il resto della squadra) e 4/4 ai liberi. Dopo il 4-7 in loro favore al 5', le ospiti vanno in prolungata siccità offensiva, ma la difesa non lavora male, così Ferrara ne approfitta solo in parte, arrivando a un massimo di +6 (19-13 al 12'). C'è anche un tecnico ad Ercoli per un "calcetto" di stizza alla palla. Poi grazie a Barberis il team rossonero si riporta rapidamente a contatto (21-19 al 15') e va all'intervallo in parità (25-25): un buon affare considerando gli ampi margini di miglioramento.
Infatti dopo la pausa si vede subito un altro Geas: in difesa non passa più uno spillo, in attacco si sbloccano tutte, con un paio di penetrazioni di Arturi a suonare la carica e belle azioni corali in cui Schieppati si distingue in versione-passatrice (5 assist). Sono i famosi "cinque minuti di fuoco" delle rossonere e per Ferrara scende la notte: parziale di 0-14 per la fuga sul 25-39 a metà terzo quarto
Lo scarto tocca anche il +15 e resta in doppia cifra per tutto l'ultimo quarto, in cui Ferrara sembra non avere più energie né precisione al tiro (finirà con 16/54 dal campo) per riaprire sia pure in minima parte il discorso. Senza più sussulti, la gara arriva in porto, segnando la fine della positiva stagione delle padrone di casa e la strameritata qualificazione del Geas allo spareggio per la massima serie. E nel clan sestese nessuno ha voglia di lasciare incompiuta l'opera...


31/5/17

A2: Geas & finali, la storia
I precedenti nel 1985, 1992, 2008 e 2015, sempre favorevoli
Arturi e Schieppati c’erano anche 9 anni fa


Mentre sale l’attesa per l’andata dello spareggio-promozione fra Geas e Matteiplast Bologna, sabato 3 giugno, ripercorriamo le pagine precedenti della storia del club rossonero nelle finali per salire in A1.

1985 – Tralasciando il “preistorico” spareggio del 1966, che portò Sesto per la prima volta nella massima serie (ma si partiva dalla B, non esisteva l’A2), arriviamo a 32 anni fa, solo dodici mesi dopo la retrocessione che aveva simbolicamente calato il sipario sull’epoca d’oro del Geas, quella degli 8 scudetti e della Coppa dei Campioni negli anni Settanta. Il 17 aprile 1985, la squadra allenata da Ennio Bianchi vinse la decisiva gara-3 in casa contro le campane di Gragnano. Tre nomi di giocatrici da ricordare: Antonella Galimberti, Mariangela Piancastelli, Nadia Raimondi. Grazie a questo rapido ritorno in A1, il Geas potè godersi altre due stagioni di gloria, con altrettante semifinali-scudetto, prima di entrare in un periodo storico più sofferto.

1992 – Nuovamente disceso in A2 sul finire degli anni ’80, il Geas risale ancora, stavolta tramite una finale in gara unica, sul neutro di Latina contro Palermo: partita all’insegna della tensione e di un punteggio “rasoterra”, dopo 40 minuti ci si ritrova sul 45-45. Nel supplementare le sestesi di coach Valerio Signorini, con un organico senza “nomi illustri” ma capace di sorprendere, s’impongono per 52-50, tornando in A1 dopo 3 stagioni. Durerà poco, però: già nel 1993 il Geas ridiscende e stavolta resterà lontano dalla massima serie per un quindicennio.

2008 – Eccoci nella storia recente, anzi leggenda, che molti degli attuali tifosi Geas ricorderanno bene per averla vissuta direttamente: la morte del presidente Carzaniga alla vigilia dei playoff, la semifinale superata con Bologna (non l’attuale avversaria Progresso ma un’altra società, la Libertas), poi la finale, bellissima per emozioni e qualità del gioco, vinta 2-1 su Crema rimontando da 0-1. Una ventenne Giulia Arturi già allora regista titolare per le rossonere, il fenomeno cubano Rios, capitan Censini, la tripla decisiva di Frantini in gara-3… e c’era anche una giovanissima Schieppati. In panchina? Roberto Galli, marito di Cinzia Zanotti…

2015 – E qui siamo alla storia recentissima. Dopo esser dovuto ripartire dalla terza serie per problemi economici, il Geas impiega solo 3 anni per tornare in A1. Nel maggio di 2 anni fa, in una formula che prevede solo un turno di playoff per salire, le rossonere affrontano le emiliano-romagnole di Castel San Pietro con il fattore-campo a sfavore (curiosità: Schieppati in questo caso era in veste di avversaria). Epica gara-1, soprattutto per il viaggio “infernale” che, a causa di un gigantesco ingorgo in autostrada, consente alle ragazze di Cinzia Zanotti di arrivare sul campo avversario solo a pochi minuti dalla palla a due iniziale. Partita compromessa? Tutto il contrario: con Tognalini, Gambarini, Arturi e Barberis in doppia cifra è il Geas a dominare dall’inizio alla fine (50-65)!
Sembra così tutto pronto per la festa al PalaNat, pochi giorni dopo in gara-2. Invece stavolta sono le avversarie a meritare di più, anche se le rossonere sfiorano la vittoria con una rimonta finale (51-53).
Possibile sbancare per una seconda volta Castel S. Pietro in gara-3? Possibile. Davanti a 1000 spettatori il Geas gioca un ultimo quarto strepitoso, ribaltando il vantaggio delle padrone di casa durato per 30 minuti: 50-58 (in doppia cifra Laterza, Barberis, Gambarini e Arturi), rossonere in A1 anche se non riusciranno a salvarsi l’anno successivo. Ma ora è tempo di una nuova pagina di storia…


1/6/17

Sale l’attesa per lo spareggio-promozione Geas-P. Bologna
Ne parliamo con due ospiti: coach Pirola e il giornalista Castelli


Manca poco, pochissimo. Sabato 3 giugno parleranno solo loro, in campo: le giocatrici e i rispettivi staff tecnici. Ma dobbiamo ancora far trascorrere l'attesa di questo Geas-Progresso Bologna, spareggio d'andata per la promozione in A1. Così abbiamo pensato di lasciare il microfono a due esperti, per aiutarci a conoscere meglio le prospettive di questa sfida.
Il primo è Gabriele Pirola, coach di Costamasnaga, che ha una particolarità: è l'unico allenatore dell'A2 di quest'anno ad aver totalizzato più vittorie che sconfitte contro le due finaliste. Ha infatti battuto Bologna nella finale di Coppa Italia e ha impattato 1-1 col Geas nelle due sfide di campionato.
Il secondo è Mario Castelli, telecronista sportivo, presenza frequente sulle tribune del PalaNat. L'abbiamo sentito perché sabato scorso si è recato a Bologna ad assistere a gara-3 della serie di semifinale che ha qualificato la Matteiplast ai danni di Vicenza. Quindi ha potuto valutare da vicino la condizione attuale dell'avversaria del Geas, ma anche l'ambiente in cui si giocherà la partita di ritorno, il palazzetto bolognese.
Ringraziamo entrambi per la disponibilità e sentiamoli per entrare ancora di più nel clima della sfida.

- Coach Pirola, se dovesse presentare al Geas le caratteristiche di Bologna, che cosa direbbe?
«Bologna è una squadra molto emotiva e al contempo forte caratterialmente. Da una parte non devi lasciarle accendere, dall'altra non puoi aspettarti che molleranno mai. L'hanno dimostrato durante l'arco dell'anno superando vari esami importanti e non scontati, non in ultimo la difficile serie con Vicenza. Sono 10 giocatrici capaci ed esperte. Difensivamente aspettano il momento buono per strangolarti, invitandoti a soluzioni che poi sfruttano a proprio favore. Se in quel momento ti fai prendere dalla fretta e dal nervosismo, non hai via di scampo.»

- Come dicevamo nell'introduzione, voi di Costa avete battuto sia Geas sia Bologna.
Qual è il segreto per sconfiggere queste due grandi squadre, o almeno come ci siete riusciti voi?
«Sono state due partite molto diverse. Col Geas all'andata è stata una partita disordinata e nervosa da ambo le parti. Noi giocavamo senza il play titolare Baldelli. Abbiamo prevalso in virtù di alcune scelte: non volevamo far eseguire alle sestesi i loro giochi come squadra. Ma anche e soprattutto grazie alla verve, voglia, necessità che nel finale ci ha aiutato a fare più canestro di loro.
Con Bologna è stata una finale. Giocata in casa. Per noi senza straniera e guardia titolare. Ma c'era una convinzione di poterlo fare che ha portato la squadra a salire di livello, varcando quella soglia che ti permette di fare qualsiasi cosa con successo, anche nei momenti difficili (eravamo a -9 all'inizio e poteva finire subito la partita). Ci hanno aiutato molto anche alcune scelte tattiche, come quella di prendere l'inerzia a rimbalzo offensivo e non attaccare verso il fondo ma cercando il centro. Gestendo la palla in questo modo abbiamo aperto bene la 'scatola', preso tiri aperti, perso pochi palloni e limitato il loro contropiede da palla rubata. Ha reso molto.»

- A suo parere, quali caratteristiche del Geas possono mettere in difficoltà Bologna e viceversa?
«Credo che difensivamente il Geas si accoppi a Bologna meglio che nel caso opposto. Se riescono a tenerle 1 conto 1 un po' più di quanto loro sono abituate a fare, le rossonere hanno buone possibilità di far perdere fluidità alle avversarie. E poi Sesto ha giocatrici in grado di capire come attaccare. Facendolo con equilibrio eviterebbe di mandare in gas le avversarie, e questo aspetto vale metà partita.»

- Quanto incideranno elementi extra-tecnici come la stanchezza, il caldo, il fattore campo eccetera?
«Il fattore campo si è dimostrato decisivo nella nostra parte di tabellone-playoff. Una certa ncidenza quindi l'avrà. Caldo e stanchezza potrebbero giocare a favore di Bologna se la partita si alzasse di ritmi. Questo aspetto sarà determinante.»

- Sfidando la scaramanzia le chiediamo: su chi scommetterebbe per la promozione?
«Direi Geas. Per due motivi. Il primo: come dicevo prima, credo che difensivamente si accoppi meglio e offensivamente possa far valere degli 1 vs 1 difficili da gestire per Bologna. Secondo motivo: hanno avuto più possibilità di centellinare le energie in queste settimane, facendo sempre 2-0 contro tutti 2-1 per Bologna, e arrivare in forma al momento clou.»

- Mario Castelli: le due teste di serie sono arrivate fino in fondo, però non allo stesso modo.
«Vero. Prima contro prima: i due tabelloni-playoff hanno rispettato i primati maturati in regular season, con il Geas capolista del girone A e il Progresso Bologna, trionfatore nel girone B. Le due squadre però arrivano a questa finalissima con stati d’animo differenti: se per Sesto è stato tutto quasi fin troppo facile (6 vittorie in 6 partite, tutte con uno scarto in doppia cifra), al contrario la vita per Bologna è sempre stata durissima. In tutte e tre le serie disputate, la Matteiplast si è ritrovata a dover vincere in gara3, appigliandosi al proprio fattore campo.»

- Quindi hai potuto constatare di persona che questo fattore ambientale pesa.
«Direi proprio di sì. Anche nella sfida decisiva contro Vicenza, è stato il calore (metaforico ma anche atmosferico) del Cierrebi - storico centro sportivo bolognese che sarebbe dovuto chiudere il 31 maggio, ma che ha ricevuto una deroga di 10 giorni proprio per poter ospitare queste finali, prima di essere abbattuto - a trascinare alla rimonta la squadra emiliana. Sotto di 9 punti in una partita a basso punteggio, il match sembrava saldamente in pugno a Vicenza. Ma quel punto Bologna, trascinata dal proprio pubblico e dalla profondità del proprio organico (tenete conto che il Progresso ruota sostanzialmente ben 11 giocatrici), è riuscita a rimontare un punticino alla volta, fino a ritrovarsi sotto di 1 a circa 40” dalla fine. Perso il pallone su una rimessa in attacco, le biancoblù però non si sono lasciate andare allo sconforto ma hanno subito provato una pressione che nel giro di pochi secondi le ha portate a recuperare il pallone e segnare il canestro decisivo in uno contro zero con Chiara Mini a circa 30 secondi dalla sirena, prima di costringere Vicenza ad un errore al tiro nell’azione successiva”.

- Effetto-casa, profondità, poi cos'altro deve temere il Geas della Matteiplast?
«Salta all’occhio la tendenza a non mollare mai e continuare a crederci in ogni momento, grazie alla fiducia derivante da una stagione straordinaria e di molto superiore alle aspettative, e dalla possibilità di poter contare su numerose protagoniste diverse per cambiare una partita: Mini prima del canestro della vittoria non aveva ancora trovato il bersaglio dal campo. Cioè Bologna può permettersi la serata storta di qualche elemento importante. Da aggiungere anche l’unità del gruppo e il sostegno incessante del pubblico, che amplificano ulteriormente nelle giocatrici la sensazione di essere una “squadra in missione”, garantendo così la forza psicologica per trovare energie e volontà altrimenti insperate. Per questo il Geas dovrà stare attento per 80 minuti su 80 e non rilassarsi anche in caso di risultato positivo nel match di andata, perché il campo ha dimostrato che quest’anno contro il Progresso può davvero accadere di tutto.»


2/6/17

A2: sabato 3, il grande giorno: Geas-Bologna, finale di andata
Ore 19 al PalaNat per la sfida che (insieme al ritorno di sabato 10) vale la stagione
Per le sestesi obiettivo vincere col maggior scarto possibile
Ma attenzione alla profondità di Bologna
Zanotti: “Ogni punto e ogni pallone possono essere decisivi”


Prendendo in prestito il fortunato slogan della Final Four NCAA, che chiude il lungo percorso di chi arriva fino in fondo nel torneo universitario americano, “The road ends here”. Anche per quanto riguarda Geas Sesto San Giovanni e Progresso Bologna la strada finisce qui, dopo dei playoff lunghi quasi due mesi e che hanno scremato le 16 squadre iniziali fino a lasciare in piedi solamente le due che si giocheranno l’unica promozione in palio verso la Serie A1.
Le due teste di serie numero 1 dei rispettivi tabelloni, prime in classifica in regular season nei due gironi, sono pronte a contendersi la vittoria finale su una serie ad andata e ritorno (e non più al meglio delle tre gare come fino ad ora), con i primi 40 minuti che si disputeranno sabato 3 giugno al PalaNat (palla a due alle ore 19.00 per favorire la diretta televisiva su Sportitalia) e il “secondo tempo” che si disputerà sabato prossimo al Cierrebi di Bologna, lo storico impianto sportivo felsineo che verrà abbattuto proprio al termine di queste Finals.
Il Geas ha avuto un convincente percorso netto fin qui nella “postseason”, con tre serie chiuse sul 2-0 (contro Albino, Marghera e Ferrara) e vittorie tutto sommato agevoli in ogni partita disputata (quasi 15 punti di scarto medio). Dall’altra parte la Matteiplast ha fatto decisamente più fatica, chiudendo tutte e tre le proprie sfide sul 2-1 (Fanola San Martino, Crema e Vicenza le sfidanti) e perdendo sempre in trasferta, ma sfruttando poi fino in fondo il fattore campo nelle decisive gare-3 in casa. E’ proprio il parquet amico uno dei punti di forza delle bolognesi, che quest’anno non hanno mai perso al Cierrebi e hanno tenuto il ritmo di un camion schiacciasassi, conquistando 12 vittorie su 12 in stagione regolare e 6 su 6 in questi playoff. Il Progresso potrà quindi contare sul vantaggio di giocare il ritorno in casa, conoscendo già il punteggio che le servirà per salire in A1, per riequilibrare una sfida che si annuncia in ogni caso imperdibile.

LE AVVERSARIE – Se Sesto è una squadra che fa molto affidamento sulla qualità e l’esperienza del proprio quintetto, distribuendo molti minuti tra le prime sei giocatrici delle proprie rotazioni (in quattro stanno in campo per più di 30 minuti di media, Schieppati e Gambarini per più di 25), Bologna invece segue una filosofia diversa: la Matteiplast può infatti essere considerata a tutti gli effetti la squadra più profonda di tutto il campionato di A2, ruotando di fatto 11 giocatrici (nessuna supera i 28 minuti di media del playmaker Mini) ed effettuando abitualmente anche un “turnover” che le porta a lasciare spesso in tribuna una giocatrice non di poco conto come l’ex Carugate Giulia Occhipinti.
La spina dorsale della squadra allenata da Luca Roveri (arrivato sulla panca bolognese per i playoff, dopo le dimissioni di Paolo Andreoli a due giornate dala fine della regular season) è composta dal trio formato da Chiara Cadoni, Alessandra Tava e Chiara Mini. La prima, sarda di Oristano, è un centro del ’94, non altissima ma decisamente di alto livello fisico e atletico, miglior marcatrice e miglior rimbalzista della squadra con 10.8 punti e 8.2 rimbalzi di media, tirando anche con buone percentuali. La piemontese Tava è forse la giocatrice di maggior spicco tecnico della Matteiplast, con esperienze in A1 tra Orvieto e La Spezia e anche una finale scudetto in Svezia da compagna di squadra dell’ex sestese Ilaria Zanoni con lo Udominate Umeå. Per lei, da tempo anche nel giro della nazionale di 3 vs 3, le cifre parlano di 10.5 punti e 3.6 rimbalzi, con la capacità di colpire tanto da vicino quanto da fuori. Chiara Mini invece è il playmaker titolare, giocatrice ex Cagliari e Ferrara dalla grinta ed energia infinite: il suo canestro decisivo in gara3 contro Vicenza ha trascinato Bologna in finale, e in questa stagione contribuisce con 7.0 punti e 3.0 assist a partita, oltre ad una leadership naturale.
Il quintetto viene completato dalla guardia italo-americana Rae Lin D’Alie, razzente trottolino di 168 cm da 8.6 punti, capace di aumentare i ritmi e di spezzare le difese con le sue penetrazioni, oltre a disporre di una buona mano al tiro e di grande energia (è la seconda miglior rimbalzista della squadra, nonostante la taglia, con 5.0 di media), e da Federica Franceschelli, già affrontata dal Geas in una finale promozione due anni fa quando vestiva la casacca della Magika Castel San Pietro assieme alla attuale rossonera Veronica Schieppati, ala “di raccordo” capace di fare tante cose utili e di alzare il tono difensivamente senza aver bisogno per forza di toccare tanti palloni in attacco.
Il sesto uomo è Elisabetta Tassinari, buona realizzatrice con un passato tormentato però dagli infortuni, che quest’anno ha realizzato solamente 5.3 punti a partita (minimo in carriera) con percentuali basse al tiro, riuscendo però lo stesso a compiere alcune prestazioni decisive per la sua squadra, come i 12 punti nella decisiva gara3 contro Crema. Dalla panca escono anche due delle giocatrici più carismatiche, la tiratrice Federica Nannucci (4.7 punti) e la capitana Matilde Dall’Aglio (3.2), importantissimi per gli equilibri della Matteiplast dal punto di vista dell’energia, dell’esperienza e della leadership vocale.
Il cambio delle lunghe è Marta Meroni, utile elemento da 3.1 punti e 3.3 rimbalzi, ben conosciuta da queste parti avendo giocato al Geas nella parte finale delle giovanili e poi in prima squadra (prodotto del vivaio di Costa). Le ultime dalla rotazione, pronte ad entrare in caso di necessità e per dare fiato alle compagne, sono le esterne Simona Cordisco e Ludovica Storer, mentre la panchina è completata dalla “under” Benedetta Poletti, che curiosamente in questa stagione ha vestito i panni anche del capo allenatore nell’ultima partita di regular season a Vicenza, decisiva per conquistare il primo posto nel girone, dal momento che la Matteiplast si era trovata improvvisamente senza coach per le improvvise dimissioni di Andreoli.
Sulla società Progresso, presieduta da una figura storica del basket bolognese quale Gianfranco Civolani, va notato che non è lo stesso club affrontato dal Geas nella semifinale-playoff del 2008: quella era la Libertas, tra l’altro ritornata in A2 la scorsa settimana vincendo la finale di serie B contro il BFM Milano. Il Progresso è appena al suo secondo anno in A2 e già si affaccia alle soglie della massima serie dopo essere anche stato, in questa stagione, finalista di Coppa Italia perdendo contro Costa.

COACH ZANOTTI – “Vorrei partire dall’inizio: il nostro percorso è stato lungo, siamo a giugno e siamo ancora in ballo. Lo scorso luglio probabilmente non l’avrebbe pensato nessuno, neppure noi, quindi bisogna essere assolutamente contente ed orgogliose di quello che siamo riuscite a fare, consapevoli anche delle tante difficoltà che abbiamo superato. Dovremo giocare serene, con grande determinazione ma anche con grande gioia, perché alla fine giocarsi delle partite così è il sogno di ogni atleta e non dobbiamo perdere di vista il privilegio che rappresenta. Vada come vada, noi faremo di tutto per portarci a casa questa partita d’andata.
Bologna è una squadra lunga, può contare su 10 giocatrici con caratteristiche variegate e complementari: hanno buone piccole, buone lunghe, tutti i ruoli sono ben coperti, quindi dobbiamo pensare di fare una partita difensivamente molto intensa, più di tutte quelle che abbiamo fatto finora, perché l’avversario sarà più impegnativo. Dovremo riuscire a contenere le loro lunghe pur lavorando con molta attenzione sulle piccole, loro giocano usando molto il pick ‘n’ roll e questa sarà quindi una chiave importante della partita. Il cuore della squadra è Mini, che è piccolina ma molto veloce, sa gestire la squadra e la organizza bene.
Dovremo stare attente a mettere la partita sui nostri binari preferiti, senza farci ingolosire dal corri-e-tira, ma cercando invece di rendere minime le palle perse e gestire ogni possesso al meglio. Guardando le statistiche si potrebbe dire che siamo due squadre che si equivalgono, loro sono forse un po’ meglio dal punto di vista delle palle recuperate, ma sulle percentuali al tiro siamo simili. Ma la cosa più importante sarà rimanere lì con la testa per 40 minuti, senza deprimerci nei momenti negativi o rilassarci in quelli positivi, perché con questo format di andata e ritorno ogni punto e ogni azione possono essere decisivi e valere oro colato”.


3/6/17

Geas vince l’andata dello spareggio
Un PalaNat esaurito spinge le rossonere che la vincono in difesa
Il +11 è un buon margine per il ritorno, ma tutto resta aperto
Zanotti: "Brave a lottare e a rendere le cose difficili per Bologna"


Bravo Geas. Dopo una battaglia durissima nell'andata dello spareggio-promozione, le rossonere mettono in cassa un +11 in vista del ritorno di sabato 10 giugno a Bologna. Tanti applausi dal pubblico di un PalaNat stracolmo per le rossonere, al termine dell'ultima esibizione casalinga stagionale. Un buon margine, certo non decisivo ma in una partita a così basso punteggio (51-40), e in una temperatura da sauna che rendeva tutto più difficile, lo riteniamo un buon affare per le ragazze di Cinzia Zanotti.
Certo, qualche ghiotta occasione sciupata lascia rimpianti, così come il netto 70-31 nella valutazione di squadra dà l'idea di una supremazia sul piano del gioco non pienamente tradotta nello scarto finale. Ma anche la Matteiplast ha lasciato sul ferro ottime opportunità per andarsene da Sesto con un passivo più leggero.
Ha fatto la differenza la difesa sestese nel secondo tempo: appena 14 punti concessi dopo l'intervallo, con una zona che ha messo i sigilli all'area costringendo Bologna a tirare da fuori con percentuali da dimenticare (3/22 da 3 e il 27% dal campo). In attacco ognuna delle rossonere ha fatto la sua parte in un tabellino molto bilanciato (6 giocatrici fra i 5 e i 12 punti), ma protagonista è stato soprattutto il reparto ali/lunghe, cioè Schieppati (miglior valutazione con 19, una prova di grande solidità con 3/4 al tiro, 8 rimbalzi, 3 stoppate), Barberis (9 punti, 9 rimbalzi, 2 stoppate, onnipresente sulle palle vaganti) ed Ercoli, che pur con qualche palla persa ed errore da sotto è cresciuta alla distanza, chiudendo con 12 punti e 7 rimbalzi.
Ora tutto in palio in una partita, e se Bologna riuscirà a ribaltare lo scarto, tanto di cappello; ma il Geas stra-merita l'A1 dopo un playoff da 7 vittorie su 7 con scarti sempre in doppia cifra, che in annate normali (cioè non una in cui si debba combattere fino a giugno inoltrato per un solo passaggio di categoria su 27 squadre...) sarebbero già valse la promozione da un pezzo.

COACH ZANOTTI - "Non si è vista una pallacanestro meravigliosa ma a giugno è difficile il contrario, tanto più con questa posta in palio e questo caldo. In concreto, il +11 è meglio, ovviamente, di un +6 o di un +8, ma non è neanche un margine su cui si possano fare calcoli, soprattutto sull'arco dei 40 minuti. Dobbiamo andare a Bologna per vincere. C'è rimpianto per qualche errore di troppo su conclusioni alla portata, vedi appoggi da sotto o contropiedi; ma vale anche per le nostre avversarie. Credo che abbiamo giocato meglio noi, soprattutto in difesa. Abbiamo lottato, reso loro le cose difficili. Il passaggio a zona? Avendo visto che Bologna era a 1/12 da 3 all'intervallo, abbiamo valutato che fosse la scelta migliore, e ha pagato. Bologna ha perso lucidità e siamo riuscite a recuperare palloni e a correre in contropiede. In attacco possiamo far meglio: percentuali a parte, abbiamo palleggiato troppo, tenendo ferma la palla, che invece va fatta circolare meglio, anche se nel secondo tempo siamo riuscite a servire Ercoli con più continuità".

CRONACA - Pubblico delle grandissime occasioni e diretta tv nazionale su Sportitalia per il "primo tempo" di questa anomala sfida per l'A1 sull'arco di 80 minuti. Il Geas ha la pressione di dover vincere col maggior scarto possibile. All'inizio però è Bologna a scattare più decisa, con un'ispirata Franceschelli (9 punti nel primo quarto) e una serie di rimbalzi offensivi: 10-16 dopo 8 minuti. Da lì in avanti però la difesa rossonera salirà di livello: appena 9, 7 e 7 i punti concessi nei tre quarti seguenti. Bene anche dalla lunetta il Geas con un 6/6 per ricucire il minibreak già a fine primo quarto (16-17), per poi operare il sorpasso già in avvio del secondo.
La Matteiplast rimette la testa avanti per l'ultima volta al 19' (25-26) ma una tripla di Arturi fissa il punteggio sul 28-26 all'intervallo. Durante la pausa viene festeggiata la squadra Under 14 del Geas che ieri, 2 giugno, ha conquistato il titolo regionale. Poi si riaccende la battaglia, che vede aumentare il tasso di spigolosità e di errori. Ma le rossonere sono pronte a combattere. La mossa di coach Zanotti: si passa alla difesa a zona. L'attacco di Bologna va in crisi profonda: segnerà solo 8 punti nei primi 15 minuti della ripresa, tirando spesso allo scadere dei 24 secondi. La muraglia in area, dove Schieppati, Barberis ed Ercoli fanno fioccare stoppate, costringe le ospiti a circolare palla sul perimetro, dove però le conclusioni da fuori non entrano e le mani rapide delle esterne geassine producono recuperi. Ben 6 canestri da sotto per le rossonere nel terzo quarto, tre dei quali di Ercoli, ora servita con più costanza. In questo momento il Geas è padrone del campo e potrebbe anche scappare oltre il +7 con cui si va all'ultimo mini-riposo (40-33), se non fosse per qualche errore di troppo da dentro l'area e per una vena balistica da 3 non migliore di quella avversaria (2/11 alla fine), complice una difesa bolognese che sul perimetro concede poco.
Nell'ultimo quarto il Geas prova la spallata che potrebbe segnare in profondità la serie. Continua infatti con la zona "blindata" (0 punti per Bologna nei primi 5 minuti) e in attacco, sia pure a corrente alternata, costruisce con grande pazienza e determinazione un 7-0, aperto da Gambarini e Schieppati in arresto-e-tiro, e concluso da Barberis con una bella entrata. E' il massimo vantaggio sul 47-33 al 35'.
Nel momento peggiore la Matteiplast è rivitalizzata da Tava, che rompe il digiuno delle sue con due triple di fila, che in pochi secondi rischiano di vanificare il lungo lavoro del Geas: 47-39 a 2'30" dalla fine, 8 punti di margine stanno stretti alle rossonere per quanto hanno fatto. Non ci sta Ercoli con un semigancio di classe; Galbiati aggiunge due tiri liberi e torna impeccabile la difesa (a uomo nel finale). Nell'ultimo minuto entrambe le squadre falliscono occasioni di ritoccare a proprio vantaggio lo scarto: finisce 51-40. Ora tutti a Bologna.


9/6/17

Presentazione gara-2 P. Bologna-Geas (spareggio-promozione)


Dopo 33 partite di campionato giocate, ne è rimasta solo una. Ma i 40 minuti in questione, salvo eventuali supplementari, sono quelli che decidono una stagione intera, e che possono coronare il lavoro di quelle 33 partite e di 10 mesi di allenamenti oppure spazzarli via nel giro di una sola sera. Sabato sera, poco prima delle 22.00, si saprà chi tra Geas Sesto San Giovanni e Progresso Bologna sarà l’unica promossa in Serie A1 per la prossima stagione. Il match che si giocherà allo storico Cierrebi (palla a due alle ore 20.00) si preannuncia caldissimo, e non solo da un punto di vista meteorologico, perché ai 32 gradi previsti per sabato a Bologna si aggiungeranno anche la carica e l’entusiasmo della Matteiplast e del suo pubblico, che proveranno in ogni maniera possibile a ribaltare lo scarto di 11 punti maturato all’andata al PalaNat.
Le premesse sono ovviamente positive per il Geas, che può contare su un tesoretto non di poco conto da gestire e che in questa stagione, tra campionato e coppa, ha perso con uno scarto così ampio (esattamente 11 punti) solamente una volta, nella partita ininfluente di fine regular season contro Castelnovo Scrivia. Ma l’avversaria di questa volta è sicuramente più pericolosa e più affamata, e il Progresso davanti ai canestri amici confida di fare meglio rispetto ai 40 punti con 14/51 dal campo della gara d’andata. Servirà quindi tutta l’esperienza di Arturi (fresca trentenne, tanti auguri) e compagne per resistere agli attacchi a testa bassa che proveranno a mettere in piedi le bolognesi, con l’obiettivo di ritrovare quella Serie A1 già conquistata due anni fa pochi chilometri più a sud, sul parquet di Castel San Pietro Terme, e poi persa un anno fa pochi chilometri più a nord, sul campo di Vigarano.

Coach Zanotti - “Sarà una partita sicuramente al caldo, in tutti i sensi... Ovviamente noi di partenza andiamo lì per cercare di vincere la partita, gli 11 punti di vantaggio non li vogliamo considerare, nel caso inizieremo a pensarci solo strada facendo se eventualmente la situazione lo richiedesse. La gara d’andata in casa non è stata sicuramente una bella partita, però è stata combattuta tra due squadre che hanno dimostrato voglia di vincere. Fondamentalment,e una volta arrivate a questo punto, non è una questione di tatticismi ma di energie e di sangue freddo. Chi riuscira ad avere più energie e a gestirle con la maggior lucidità porterà a casa la vittoria. In gara1 abbiamo lavorato bene in difesa ed è da lì che dobbiamo ripartire, cercando stavolta di fare un po’ meglio sul loro pick and roll”.


10/6/17

A2: Geas battuto di 15, promossa Bologna
Le sestesi non riescono a difendere il +11 dell’andata
Si decide tutto nel secondo tempo: parziale di 29-15 per la Matteiplast
Zanotti: “Resta una bella stagione, mancata lucidità nel momento decisivo”


Il Geas non è riuscito a conquistare la promozione in A1.
Nel ritorno dello spareggio la Matteiplast Bologna ha ribaltato lo scarto dell’andata, 11 punti in favore delle sestesi, imponendosi per 51-36 sul suo imbattuto campo.
Le rossonere hanno disputato un buon secondo quarto, in cui hanno rimontato lo svantaggio iniziale (da 15-9 al 10′ a 22-21 all’intervallo) ma sono andate in profonda crisi offensiva nel terzo, in cui hanno segnato solo 2 punti, contro gli 11 di Bologna che si è portata in vantaggio 33-23 al 30′.
Nell’ultimo periodo si è quindi ripartiti sostanzialmente da zero nel doppio confronto. Il Geas è sembrato riportare le sorti della serie dalla sua parte con due triple di Galbiati e una di Arturi (39-33 a 4’30” dalla fine) ma ha incassato un decisivo parziale di 10-0 che ha lanciato le bolognesi al trionfo. Non è bastata nel finale un’altra tripla di Galbiati, miglior marcatrice geassina con 16 punti.
L’unica sconfitta del Geas in questi playoff, dopo 7 vittorie (mentre le avversarie avevano già perso 4 volte), è quindi sufficiente a negare il grande traguardo.
Nelle prossime ore pubblicheremo maggiori dettagli a cura del nostro inviato a Bologna. Per ora segnaliamo il link al tabellino completo della partita, e riportiamo le parole di Cinzia Zanotti subito dopo la conclusione della sfida. Il coach e Ilaria Panzera, classe 2002 i cui 4 punti con notevole personalità sono una nota lieta per il Geas, sono già in viaggio per Trieste dove saranno impegnate nelle finali nazionali Under 16 da domenica 11.

COACH ZANOTTI – “La nostra rimane una bella stagione: migliore di quanto potessimo sperare all’inizio. Certo, avremmo voluto che finisse diversamente; ma nel momento decisivo non siamo riuscite a raccogliere. E’ stata una partita in cui, come all’andata, hanno prevalso le difese; anche per un arbitraggio permissivo, che però è stato uniforme da entrambe le parti. Onestamente, abbiamo segnato 36 punti: demerito nostro. E complimenti a Bologna: ha avuto più freddezza di noi quando contava.
Cos’è mancato? Guarderò il video per analizzare gli aspetti tecnici e tattici, ma il problema è stato soprattutto un cedimento mentale nel secondo tempo, dopo che il primo non era andato male, anche se potevamo concretizzare di più. Nel terzo quarto abbiamo tenuto troppo ferma la palla: un difetto già emerso all’andata, ma stavolta diventato ancora più grave. Bologna ha messo una grande pressione, va riconosciuto, ma noi abbiamo smesso di attaccare il ferro, limitandoci ai tiri perimetrali, che non entravano. Tranne nell’ultimo quarto, in cui abbiamo cercato di riacciuffare la promozione con una serie di triple realizzate. In compenso però è venuta a mancare la difesa, che ha perso lucidità, concedendo 3 canestri di fila a Tassinari, per quanto brava, e complessivamente 18 punti negli ultimi 10 minuti: davvero troppi in una partita dal punteggio così basso”.


11/6/17

A2: Le emozioni dello spareggio, dal nostro inviato
Sulle tribune di Bologna, in altalena fra speranza e delusione
Insieme ai due presidenti e alla speciale tifosa Sara Errani


Mario Castelli ha seguito per noi Bologna-Geas sugli spalti del PalaCarisbo, nello spicchio riservato al pubblico sestese. Questa è la sua cronaca di una serata che il clan rossonero avrebbe voluto ben diversa nell’esito, anche se rimane l’orgoglio di aver accompagnato fino in fondo questa straordinaria stagione delle ragazze di Cinzia Zanotti.

Lo sport è bello ma sa essere crudele, e spesso può bastare una sola serata storta per infrangere un sogno. La cavalcata verso il ritorno in A1 del Geas si interrompe sul più bello, subendo la prima sconfitta ai playoff dopo 7 vittorie in 7 partite, e lasciando così la promozione ad una squadra, la Matteiplast Bologna, che fino a quel momento di sconfitte nella “post season” ne aveva già subite 4. La peggior sconfitta dell’anno, un 51-36 che significa un -15 durissimo ma giusto per quanto si è visto in campo, è arrivata proprio nella partita più importante.
Sesto aveva 11 punti di vantaggio da gestire dopo il match di andata, e in questa stagione non aveva mai perso di più di 11 lunghezze: era legittimo percorrere la strada verso Bologna con un bagaglio di fiducia e di ottimismo. Ma un terzo quarto da incubo e la carica delle avversarie, delle quali avevamo già potuto apprezzare la forza di carattere assistendo due settimane prima alla loro gara-3 con Vicenza (sempre nel “fortino” del Cierrebi Club), sono stati ostacoli troppo alti da superare: in attacco è venuta a mancare la lucidità e i 36 punti segnati sono il minimo realizzato in stagione.
Il PalaCarisbo era meno torrido, come temperatura, rispetto al PalaNat sette giorni prima, ma come prevedibile il frastuono dei tifosi di casa era assordante. Però lo spicchio di pubblico riservato ai tifosi sestesi, nel quale spiccavano i due presidenti Mazzoleni e Penati (uno alla sua ultima finale, l’altro alla sua prima), e qualche gradino più in basso la grande tennista Sara Errani, già varie volte venuta a sostenere Arturi e compagne, aveva di che sorridere fino a metà gara.
Infatti nel primo tempo il Geas, nonostante attimi di affanno, ha gestito tutto sommato bene il match, non lasciando prendere ritmo all’attacco di Bologna e rimanendo attaccato nel punteggio (22-21 a metà gara) dopo aver ricucito un tentativo di fuga avversario. Poteva andare meglio ma il meno 1 era un buon affare: la Matteiplast doveva sostanzialmente ripartire da zero nel suo faticoso lavoro di rimonta.
La grande crisi è arrivata però dopo l’intervallo: nel terzo quarto Sesto ha segnato solamente due punti con un canestro da sotto di Panzera (uno splendido appoggio rovesciato, ricevendo palla su rimessa da fondo, per la ragazza del 2002 che non ha ancora compiuto 15 anni), sparando a salve e perdendo numerosi palloni. Uno di questi, di forte impatto psicologico, ha permesso a D’Alie di depositare in contropiede il 26-21 per Bologna, sbloccando lunghi minuti di “impasse”.
Solo un grande sacrificio difensivo (e qualche buon tiro sbagliato dalle avversarie, a loro volta in preda alla tensione) ha impedito alla squadra di coach Zanotti di sprofondare, mantenendo un punticino di vantaggio, nel doppio confronto, all’ultimo mini-riposo (33-23). Certo però la bilancia dell’entusiasmo, della carica, delle energie già da qualche minuto pendeva nettamente dalla parte della Matteiplast. Questo il fattore più preoccupante, al di là del punteggio sul tabellone.
Il quarto periodo è stato guerra senza quartiere: una tripla di Galbiati (top scorer rossonera con 16 punti, nessun’altra ne ha segnati più di 4, e ovviamente è costato caro) ha riavvicinato il Geas, ma tre canestri consecutivi di Tassinari, che oltre a segnare ha gasato pubblico e compagne con le sue esultanze, hanno portato Bologna al primo sorpasso nel doppio confronto (39-26 a 6’30” dalla fine).
In quello che sembrava il momento più difficile, Sesto ha trovato altre due bombe con Arturi e Galbiati, dando l’impressione di aver ripreso in mano il comando del gioco. La capitana ha messo un libero per il 39-33, completando uno 0-7 che rimetteva il Geas sui binari della promozione. Mancavano 4 minuti e mezzo e ora le rossonere avevano 5 punti di margine a loro favore.
Ma il cuore di Bologna in questa stagione, l’abbiamo già detto, non ha mai smesso di battere, e una tripla pesantissima di Mini e i canestri della mvp Tava (16 punti e 8 rimbalzi) hanno fatto volare la Matteiplast a +16, con un parziale clamoroso di 10-0, spingendo le rossonere nello sconforto. Il morale delle sestesi è infatti parso cedere di schianto, ed è comprensibile, ma in realtà la situazione era ancora recuperabile, con 1’20” da giocare.
Le soluzioni affrettate nel finale non hanno invece portato a nulla, nonostante una tripla “tabellata” di Galbiati abbia riacceso le speranze del settore rossonero (49-36 a 1′ dal termine); il fallo sistematico si è rivelato vano, con il 2/2 di Cadoni a sigillare la vittoria di 15 punti (51-36) regalando la promozione in A1 al Progresso Bologna.

Qualche considerazione per chiudere. Le percentuali al tiro di Sesto (23% dal campo e 46% ai liberi) sommate alle 20 palle parse si sono rivelate troppo negative per essere superate. La tensione dell’appuntamento si è fatta sentire, mentre Bologna, più profonda nelle rotazioni (fattore che non aveva pesato all’andata ma stavolta sì) e trascinata dal suo pubblico, è riuscita ad essere più lucida e intensa portando a casa una vittoria completamente meritata, come testimonia anche il 75-24 finale nella valutazione.
Per il Geas invece rimane una grande delusione, dopo una stagione trascorsa in testa dall’inizio alla fine e terminata con uno dei pochissimi passi falsi di questo campionato, purtroppo decisivo. Col senno di poi, si potrebbe recriminare su piccoli dettagli pagati a caro prezzo, come la sconfitta nell’ultima giornata di stagione regolare con Castelnuovo (costata il ritorno in trasferta in questa serie di spareggio), oppure qualche errore evitabile nell’andata dello spareggio, senza il quale si poteva accumulare un margine più ampio. Ma sono ragionamenti che lasciano il tempo che trovano.
Certezze su cosa riserverà il futuro ancora non ce ne sono: la sconfitta è ancora calda, con la tristezza per l’epilogo che, tornando verso casa, si mischia alla consapevolezza di aver disputato una stagione incredibile, oltre ogni aspettativa. E’ mancato solo il lieto fine.

Nessun commento:

Posta un commento