lunedì 20 agosto 2018

Uff.St.Geas '16/17 - SERIE A2 (dicembre)



2/12/16

Domani (sabato 3) il Geas contro Albino per la nona
Periodo di fuoco da iniziare col piede giusto


Il Geas va alla ricerca della nona vittoria consecutiva ospitando domani (sabato 3 dicembre, ore 20.30 al PalaNat) le bergamasche di Albino nel quarto derby lombardo del girone di andata per le rossonere. Che hanno come obiettivo di confermare l'imbattibilità stagionale, ma anche di riscattare la prova sottotono di Bolzano. Dall'Alto Adige, infatti, la squadra di Cinzia Zanotti è sì tornata con il "referto rosa", ma facendo un passo indietro sul piano della prestazione di squadra: contro Albino, che si presenta sulla carta più insidiosa della precedente avversaria, servirà ritrovare lo smalto dei giorni migliori.
Dopo la prova a due facce contro la Virtus Cagliari le rossonere avevano reagito benissimo nelle successive 4 gare (tutte vinte con grande autorità): bisognerà ripetersi per iniziare nel migliore dei modi una settimana che definire “impegnativa” è riduttivo. Giovedì 8, infatti, ci sarà il turno dell’Immacolata contro la seconda della classe Empoli, sempre in casa; e domenica 11 un altro big match a Costa Masnaga. Meglio, insomma, blindare la qualificazione alle finali di Coppa Italia (primi 4 posti a fine andata) e puntellare un primato in classifica che sta per fronteggiare gli assalti più duri.

COACH ZANOTTI – “Vista la nostra precedente partita contro Bolzano, c'è un po' da riscattare la prestazione: siamo reduci da una partita giocata con poca testa. E ora affrontiamo una squadra insidiosa come Albino, completa in ogni ruolo e con Packovski molta brava in regia nella gestione della squadra, ma anche capace di prendersi iniziative personale ed avere buone qualità realizzative. Poi Silva che ben conosciamo e che per loro è giocatrice fondamentale. E non sto certo scordando le altre. Abbiamo già affrontato Albino, ma era precampionato ed abbiamo vinto di 1 con assenze importanti da loro.
Come tipologia di squadra abbiamo caratteristiche opposte: dovremo fare molta attenzione in difesa, cercare di fare contropiede (e questo parte da quanto faremo nella nostra metà campo), giocare sui loro punti deboli. Abbiamo sicuramente un vantaggio a rimbalzo, ma dovremo sfruttarlo meglio di quanto fatto contro Bolzano”.

LE AVVERSARIE - Terza stagione consecutiva in A2 per la Fassi, che occupa una posizione centrale della classifica, ma a soli 2 punti dalle zone nobili: ha il 50% di vittorie e contro il Sanga, nell'ultimo turno, ha conquistato un successo prezioso. La Fassi ha rimontato uno scarto in doppia cifra e si è imposta in volata, nell'ultima apparizione stagionale, senza peraltro scendere in campo, di Laura Fumagalli. La guardia brianzola, storica avversaria del Geas fin dai campionati giovanili, sarà sostituita da Linda Manzini, che ha iniziato la stagione a Carugate (9.3 punti col 53% da 2).
Le colonne portanti della squadra di Giuliano Stibiel sono la play croata Packovski, leader straniera di una squadra per il resto a forte connotazione orobica (medie di 12 punti, 2.2 assist e 3.1 recuperi) ed Elisa Silva (10 punti e 8.2 rimbalzi), potendo giocare nei due ruoli di ala ed anche da pivot.
Tra le esterne ha un ruolo importante Chiara Lussana, che occupa il ruolo di play e guardia con profitto, e nei ruoli di ala l'ex di turno Selene Marulli (4.8 punti in 19') e Simona Devicenzi.
Sotto canestro fiducia e spazio alla linea giovane: Giulia Vincenzi (5.0 punti e 2.9 rimbalzi in 17') ed Emanuela Valente (4.4 punti e 4.6 rimbalzi in 20') si sono alternate, finora, nel ruolo di lunga titolare.
Oltre ai lunghi trascorsi in maglia geassina di Marulli, va ricordato che sia Silva (scudetto Juniores 2004) sia Vincenzi hanno militato nel vivaio rossonero.


3/12/16

Geas, la legge del secondo quarto: k.o. Albino
Nona sinfonia, ora due big match in 4 giorni


Arriva senza molto soffrire il nono successo consecutivo del Geas, che stende Albino (75-46) e conserva sei punti di vantaggio sul gruppone delle terze: un tesoretto importante per acquistare uno dei primi 4 posti che danno accesso alla “final eight” di Coppa Italia al termine dell’andata, primo obbiettivo stagionale.
Giovedì 8 la prima delle sfide verità, ancora in casa contro Empoli, formazione ostica e completa, l’altra rivelazione di questa prima parte del campionato, che viaggia al secondo posto staccata di sole due lunghezze. Poi domenica 11 altro esame fondamentale, in casa di Costa.
Ma intanto le rossonere si godono questo ennesimo successo, in cui hanno nuovamente prodotto un travolgente parziale nel secondo quarto, piacevole abitudine di questo inizio di stagione: 31-10 stavolta, per un +26 all’intervallo già decisivo.
Presente tra il pubblico, e non era la prima volta per lei quest’anno al PalaNat, anche la grande tennista Sara Errani, nota appassionata di basket.

COACH ZANOTTI – “Abbiamo giocato una buona partita: all’inizio un po’ contratte, ma poi siamo andate via. Ottimo il primo tempo, più ‘soft’ il secondo ma a giochi ormai fatti. È stata una serata utile anche perché sono riuscita a far ruotare tutta la panchina: le giovani hanno risposto bene. Adesso abbiamo Empoli, ancora in casa: speriamo di arrivare pronte all’appuntamento”.

CRONACA - Le ruggini della sofferta vittoria a Bolzano prolungano i loro effetti paralizzanti sul Geas per i primi 5’ contro Albino, periodo in cui le rossonere danno vita in attacco a soluzioni inutilmente affrettate e confuse. Funziona però da subito il piano scoperto di affidarsi a una concretissima Ercoli (9 punti nel primo quarto su 11 della squadra), contro cui le avversarie possono opporre poco sotto i canestri: e così, pur in un contesto di sterilità diffusa, le padrone di casa sono avanti 8-4 dopo 6’30”.
Da quel momento in poi, le ragazze di Cinzia Zanotti accendono il turbo per due motivi sostanziali: Arturi toglie dal campo la temuta play croata Packovski, autrice di 22 punti nel turno precedente contro il Sanga, e la difesa di squadra sale di tono. Senza un apporto significativo della sua regista-tiratrice, la luce di Albino si spegne quasi subito, mentre sull’altro versante si accendono il contropiede sui recuperi e via via tutte le bocche da fuoco geassine, a partire da un’ispirata Schieppati e dalla solita Galbiati. Ne esce un break vincente nei primi 3’38” nel secondo quarto: 25-10.
Gambarini prosegue molto bene l’opera del la capitana e nell’ultima metà del quarto si scava il solco definitivo per un 42-16 che chiude di fatto la partita per quanto riguarda il risultato.
Nel secondo tempo, oltre ai 12 punti di Galbiati nel solo terzo periodo, fanno ottima figura anche i quintetti verdi e verdissimi che coach Zanotti assembla per risparmiare il più possibile le energie delle più esperte, attese da un durissimo uno-due fra giovedì e domenica. Il Geas mantiene anche grazie alle giovani il suo patrimonio di punti di vantaggio ed anzi lo incrementa leggermente fino al +29
conclusivo.
Pregevoli e vincenti, in particolare, alcuni movimenti d’attacco di una Lucia Decortes sempre più a suo agio in campo. Ma ci sono gloria e canestri anche per Grassia, Pusca e Oliva: tutte le ragazze entrate sono andate a segno.
Non fa quasi più notizia il ventello abbondante di Galbiati, che timbra la sua 48esima vittoria consecutiva in A2, nell’arco di tre stagioni e con tre squadre diverse (Ragusa ‘12/13, Broni ‘15/16 e ora Geas): Virginia ha segnato 20 o più punti in otto delle 9 partite giocate quest’anno. Una macchina.


7/12/16

Geas, sarà una decima… Immacolata?
Giovedì 8 al PalaNat contro Empoli per il trono


Suonata la nona sinfonia, ora arriva il momento più difficile per il Geas, che per estendere in doppia cifra la propria striscia positiva si prepara a un turno infrasettimanale ad alta elettricità contro la seconda in classifica Scotti Use Rosa Empoli (palla a due giovedì 8, ore 18 al PalaNat).
Questo big match e il successivo di domenica 11 sul campo di Costa Masnaga, attualmente nel gruppo delle terze, potranno assegnare definitivamente il titolo d’inverno (o almeno la qualificazione alla Coppa Italia, che premia le prime quattro a fine andata) oppure rimettere tutto in discussione per le rossonere di coach Zanotti, che fin qui hanno incontrato pochi ostacoli, escludendo la partita storta di Bolzano, comunque portata a casa, e hanno vinto convincendo anche i match più difficili come quelli in trasferta a Crema e contro il Sanga.

LE AVVERSARIE - Empoli arriva a Sesto indietro solo di due punti, frutto di un percorso interrotto da una sola sconfitta, quella della seconda giornata, quando le toscane persero in volata 66-65 sul campo di Orvieto. Nelle altre partite invece l’Use Rosa ha vinto sempre e con uno scarto medio attorno ai 15 punti, sebbene non siano mancati i rischi, come nelle due trasferte sarde chiuse con una vittoria 77-78 in casa del CUS Cagliari e il successo 72-76 in overtime sul parquet di Selargius.
Sarà quindi un match complicato per il Geas, che deve affrontare un attacco che sta viaggiando su livelli quasi uguali a quelli rossoneri. La giocatrice di riferimento è la 27enne ceca Klara Pochobradska, al secondo anno di fila in terra toscana dopo aver disputato diverse stagioni con il Sokol Hradec Kralove, squadra della sua città con cui ha raggiunto anche la finale scudetto nel campionato ceco. Fin qui le statistiche parlano addirittura di una “doppia doppia” di media, con 17.1 punti e 10.4 rimbalzi, tirando con eccellenti percentuali tanto da due quanto da tre (rispettivamente quasi 61% e 43%).
Pochobradska non è però l’unica arma dell’attacco di Empoli, se è vero che la Scotti e Costa Masnaga sono le uniche squadre a poter vantare ben quattro giocatrici in doppia cifra di punti: dietro di lei infatti spiccano anche a quota 10.9 la guardia Francesca Rosellini, tiratrice che conclude con percentuali più alte da tre che da due, a quota 10.8 punti e 9.8 rimbalzi la lituana (ma ormai italiana ai fini cestistici, cosa che consente di fatto ad Empoli di giocare con due straniere) Gabriele Narviciute, giocatrice con tanti anni in A1 nel suo passato e vero ago della bilancia della squadra di coach Cioni, e con 10.4 punti anche Nadia Calamai, esperto play particolarmente abile nel furto di palloni, tornata nella sua zona natale a metà della scorsa stagione dopo il trasloco degli anni precedenti tra Orvieto, Vigarano, Napoli e Stabia.
Il “quinto Beatles” è Sharon Van Der Wardt (nativa di Empoli a dispetto del nome) che funge da principale elemento di impatto in uscita dalla panchina, anche se in quintetto spesso parte l’esterna Laura Fabbri.
Curiosità che ci viene segnalata: esiste un Geas anche a Empoli, ma la sigla sta per Gruppo Empolese Attività Subacquee. L’auspicio del Geas cestistico è di mandare… sott’acqua le concittadine di questo omonimo club, ma tutti in casa rossonera sono consapevoli che servirà una prestazione ai massimi livelli per riuscirci.

COACH ZANOTTI - “Empoli è una bella squadra, molto tosta e molto fisica, che può contare su due lunghe super come Pochobradska e Narviciute, pericolose e brave a leggere il gioco e sfruttare le situazioni tattiche che vengono create a loro favore. E’ un tipo di squadra che ancora non avevamo incontrato, dovremo porre molta attenzione sulle interne più che sulle piccole come invece era capitato spesso fino adesso. Anche come esterne però sono profonde, con tanti cambi alle spalle di Calamai e Rosellini a garantire energie e qualità. Empoli gioca bene, è una squadra determinata, senza paura, perciò dovremo fare attenzione ai dettagli, giocare come sappiamo e cercare di confermare le buone cose mostrate ancora una volta sabato scorso contro Albino.
Di sicuro sarà una partita molto fisica, sia da parte loro che – spero – anche da parte nostra, ovviamente ci si gioca il primo posto e quindi per entrambe sarà una partita molto importante che potrebbe essere decisa a favore di chi riuscirà a mantenere i nervi più saldi”.


8/12/16

Geas, dieci e lode con fuga al comando
Piegata Empoli dopo un’aspra battaglia


È ancora grande Geas. La sfida al vertice dell’Immacolata premia le rossonere di Cinzia Zanotti (66-58), sempre in vantaggio su Empoli tranne che per due brevissime parità nell’arco dei 40 minuti. Quando le toscane coronano un lungo inseguimento con l’aggancio a 4 minuti dalla fine, Sesto trova la forza di ripartire con un parziale di 13-5 ispirato da Gambarini. Miglior valutazione di giornata per Schieppati, protagonista sia in attacco (12 punti con 6/8 al tiro), sia in difesa con 9 rimbalzi e 3 recuperi.
Respingendo la diretta inseguitrice, Sesto conquista la decima vittoria in altrettante partite e l’accesso matematico alla Coppa Italia di A2: almeno uno dei primi 4 posti a fine andata è infatti certo, quando mancano 3 turni al giro di boa.
Ma con 4 punti di vantaggio su Empoli e 6 sul gruppo delle terze, anche una bella fetta del “titolo d’inverno” è in mano ad Arturi e compagne, attese peraltro già domenica 11 da un nuovo duro test sul campo di Costa.

COACH ZANOTTI – “Empoli ci ha messo in difficoltà alternando difese e spezzando i nostri ritmi. Siamo riuscite a fare il nostro gioco solo a tratti: per questo non è stata, forse, una partita bellissima da vedere. A nostra volta siamo state brave a limitare le loro lunghe, che era il nostro obiettivo principale in
difesa.
Per il vantaggio iniziale è stata molto importante Schieppati con i suoi canestri dalla media contro la zona: infatti poi siamo stati penalizzati dai suoi problemi di falli. Quando Empoli ha messo la ‘box and one’ su Galbiati, non ne abbiamo approfittato abbastanza con le altre, faticando a far circolare la palla e
sbagliando qualche tiro di troppo. Questo ha favorito la rimonta di Empoli. Nel finale però, come già altre volte, abbiamo dimostrato la capacità di ripartire nei momenti difficili: si è sbloccata Gambarini e ha risolto. Ci attende subito un’altra sfida durissima a Costa, ma possiamo andarci con meno pressione sulle spalle”.

CRONACA – Battaglia dura al PalaNat, come ci si attendeva. Il primo quarto è l’unico in cui gli attacchi riescono a trovare continuità. In particolare quello del Geas, che non si fa sorprendere dalla zona di Empoli: buona circolazione di palla per smarcare Schieppati, arma ideale per le sue doti di tiratrice dalla media distanza; e contropiedi per Galbiati appena ce n’è l’occasione. Al minibreak contribuisce anche Barberis con 7 punti nel primo quarto: 22-15 al 10’.
Ben limitato il temuto duo di lunghe ospiti, Pochobradska-Narviciute, così come Calamai e Rosellini sul perimetro, anche se le toscane pescano risorse dalla panchina con una concretissima Sesoldi che punisce ogni spazio lasciato dalla difesa di casa. E’ lei, con una serie di tiri liberi, a tenere in partita Empoli in un secondo periodo in cui entrambe le squadre faticano nel tiro da fuori e il gioco si fa più ruvido, con frequenti proteste su entrambi i fronti (tecnico alla panchina toscana).
Ma è sempre il Geas a fare l’andatura, adesso con Ercoli, ben servita in area per 12 punti in questa frazione. La lunga umbra però va in panchina col prematuro terzo fallo a carico, e le rossonere non riescono a piazzare la loro classica “spallata” del secondo quarto, anche se sulla sirena arriva il +10 (39-
29) grazie a un capolavoro di Arturi, che insacca da metà campo, di tabellone, un lancio a una mano scagliato in controtempo fra due avversarie. Incredibile, ma non certo il primo canestro del genere da parte della capitana in questi anni.
Empoli, però, è squadra solida e non si fa impressionare. Neanche dall’ennesimo canestro di Schieppati dalla media per il massimo vantaggio sul +12 (45-33) in avvio di ripresa. Le toscane limitano (anche se non annullano) Galbiati con una “box and one” che il Geas non riesce a punire né da fuori né dentro l’area, pagando il quarto fallo di Ercoli e poi quello di Schieppati. La solita Sesoldi riavvicina le sue, ma le rossonere tengono botta sul piano dell’intensità, con recuperi e rimbalzi offensivi, riuscendo a mantenere stabile il vantaggio fino al termine del terzo quarto (51-43).
Una svolta arriva a inizio ultimo periodo. Con Ercoli forzatamente in panchina, Schieppati che esce per 5 falli e il tiro da fuori che continua a non entrare, il Geas subisce un parziale di 2-10 nei primi 6 minuti, con l’aggancio firmato dalla rediviva Pochobradska: 53-53 a 4’ dalla fine.
La partita sembra poter finire nelle mani di Empoli, apparentemente più fresca con le sue 9 giocatrici ruotate sin dall’inizio da coach Cioni (nessuna oltre i 30’ in campo). Ma il Geas conferma di avere carattere e quel pizzico di qualità in più da parte delle sue giocatrici, in grado di salire di livello nei momenti decisivi. Stavolta tocca a Gambarini che, dopo essere rimasta a secco fin lì, si accende con 9 punti negli ultimi 4’, trascinando il Geas al nuovo vantaggio, che sul fallo sistematico si arrotonda fino al +8 conclusivo.


10/12/16

Geas, da una supersfida all’altra
A Costa (domenica 11) può arrivare il titolo d’inverno


Dopo aver preso un bel 10 contro Empoli, ora il Geas punta anche alla lode contro Costa Masnaga. Neanche il tempo di assaporare la vittoria contro la squadra seconda in classifica, valsa un allungo a +4 sulle toscane e un +6 mantenuto sulle terze, e per le rossonere è già il momento di tornare in campo con la difficile trasferta in terra lecchese, domani (domenica 11) con palla a due alle ore 18.00.
Se nella presentazione del match contro Empoli avevamo detto che questa tre giorni di fuoco avrebbe dato risposte importanti sulle ambizioni del Geas in chiave stagionale, il referto rosa di giovedì ha fornito un primo “sì” forte e chiaro (per quanto non privo di difficoltà); ora però c’è un esame altrettanto impegnativo per ottenere la definitiva laurea di metà anno.
Le rossonere si recano infatti sul parquet di quella che ad inizio stagione era accreditata come la favorita del girone A (dopo aver vinto la Coppa Lombardia in finale proprio sul Geas), ma che fin qui ha incontrato già tre sconfitte (contro Sanga Milano, Empoli e Crema) e ne ha evitate un altro paio al supplementare (contro Orvieto e, proprio giovedì 8, a Bolzano, dove peraltro anche il Geas aveva sudato). In caso di vittoria, il Geas sarà campione d’inverno con 2 turni d’anticipo.

COACH ZANOTTI - “Si tratta dell’ennesimo derby contro una squadra che conosciamo molto bene e che abbiamo già affrontato in prestagione. Sarà sicuramente una partita difficile perché Costa è molto profonda e si è rinforzata parecchio durante l’estate, ovviamente è una delle squadre che punta
maggiormente al salto di categoria.
Noi ce la metteremo tutta per provare a vincere, dopo la vittoria contro Empoli siamo un pochettino più tranquille con la classifica e abbiamo già raggiunto il primo traguardo della qualificazione alla Coppa Italia, però non possiamo regalare punti a nessuno, tantomeno ad una rivale diretta. Andremo quindi a Costa con l’idea di provare a portare a casa la partita, anche se è un peccato che ci siano capitate due partite così importanti una attaccata all’altra, però stiamo cercando di ricaricare le batterie.
Costa ha una straniera (anche se italiana di passaporto e formazione, ndr) di grande impatto ed esperienza come Sanchez, che è un po’ la ciliegina sulla torta su una squadra con tante buone giocatrici, Baldelli che è un playmaker rodato per la A2 ma reduce anche da un buon campionato di A1, Rulli e Visconti che sono due “4” con tanti punti nelle mani, Maiorano che tutti conoscono, quindi hanno una rosa completa e un po’ più lunga della nostra che ci costringe a fare attenzione ad ogni zona del campo, proprio perché hanno davvero tante giocatrici potenzialmente capaci di farci male”.

LE AVVERSARIE - Nonostante le difficoltà superiori al previsto, Costa ha comunque di gran lunga il miglior attacco del campionato, con 76.6 punti di media, quasi 8 in più di Sesto che pure è secondo in questa particolare classifica. Le lecchesi sono anche prime in tutta la A2 per rimbalzi (47.2 a partita), assist (12.0 di media), palle recuperate (ben 24.7) e sono seconde nel tiro da tre con un buonissimo 35.5% dietro alla sola Vicenza. Numeri che rendono l’idea di una rosa grondante talento in ogni ruolo.
La top scorer delle lecchesi è Masha Maiorano, esperta guardia-ala originaria proprio del vivaio di Sesto, che dopo 10 anni in A1 ha sposato il progetto di Costa, dove sta spendendo la sua terza stagione consecutiva. Fugati i propositi di ritiro nella scorsa estate, l’ex giocatrice di Cagliari, Comense e molte altre squadre sta collezionando 13.1 punti a partita con il 35% abbondante da tre, tenendo il campo anche più di chiunque altra.
Una vera pedina chiave di coach Pirola è Giulia Rulli, ala da 11.1 punti e 9.7 rimbalzi di media, accompagnati da assist, recuperi, stoppate e qualsiasi altra cosa utile si possa fare su un campo da basket, per una delle giocatrici più intelligenti e complete dell’intero campionato di A2.
Assieme a lei nel reparto lunghe si alternano Alessandra Visconti e Carolina Sanchez, rispettivamente 10.0 e 8.7 punti di media a partita: la prima, membro della nazionale italiana di 3 contro 3 (anche ex atleta del Geas ad inizio carriera e amica di molte giocatrici rossonere), è un’ala grande navigata e capace di colpire sia vicino che lontano dal canestro, anche se le percentuali da due quest’anno non sono brillantissime, e sa essere una presenza anche a rimbalzo, mentre Sanchez è un centro italo-argentino che porta esperienza e globalizzazione con i suoi 40 anni e le sue mille battaglie in tanti paesi, ma ancora in grado di decidere le partite con la capacità innata di giocare vicino a canestro e costruirsi buone soluzioni, anche se non possiede più la freschezza atletica delle sue prime stagioni italiane a Priolo sul finire degli anni ’90.
La playmaker titolare è Valentina Baldelli, arrivata quest’anno da Orvieto dove ha giocato quasi tutta la sua carriera ad alto livello, e quindi alla sua vera esperienza lontano da casa, per lei che è umbra di Gualdo Tadino e quindi concittadina della geassina Elisa Ercoli). Sa mettere in ritmo le compagne ma ha anche propensioni realizzative, come dimostrano i 9.9 punti di media con il 42% da tre. Giovedì a Bolzano è uscita anzitempo per infortunio: al momento di scrivere era segnalata in dubbio per la partita di domenica.
Altro elemento da non sottovalutare è la 17enne Beatrice Del Pero, guardia da 8.1 punti di media e autrice di alcuni canestri pesantissimi per espugnare il campo di Bolzano solamente due giorni fa, mentre le altre due esterne della rotazione sono l’energica capitana Michela Longoni (6.3 punti a partita) e l’ex vivaio-Comense Francesca Mistò (5.9)
Dalla panchina a dare una mano alle lunghe escono anche Angelica Tibè, ex Biassono e Sanga, e Laura Meroni (sorella minore di Marta, doppia ex di Geas e Costa), mentre sugli esterni chiudono la rosa le giovani Gaia Frigerio e Alice Cincotto.


11/12/16

Geas, prima caduta: non basta un +11, il finale è di Costa
Zanotti: “Loro più affamate”


Imbattibilità persa dopo 10 vittorie e titolo d’inverno rimandato per il Geas, sconfitto nell’atteso derby a Costa Masnaga (61-51). Scarto piuttosto netto ma in realtà maturato tutto negli ultimi 3 minuti, dopo un lungo braccio di ferro all’insegna dell’equilibrio. Anzi, erano state le rossonere a proporre la fuga più consistente, sul +11 a metà terzo quarto. Ma da lì in poi le padrone di casa hanno confezionato un parziale di 33-12, dominando la volata finale con un contributo importante delle ex di turno Maiorano e Visconti.
Per le sestesi la miglior valutazione è di un’altra ex di giornata, Schieppati (18), mentre la top scorer è Ercoli con 14 punti; Arturi guida gli assist con 4.
Logica amarezza ma nulla di compromesso per il Geas, già certo dell’accesso alla Coppa Italia di A2 e con la possibilità intatta di sigillare il primato d’andata, a patto di vincere una delle ultime due gare (la prossima è il 17 in casa col Cus Cagliari, poi ci sarà la sosta).

COACH ZANOTTI – “Nel momento decisivo Costa è stata più compatta e affamata di noi, che al contrario siamo arrivate in fondo poco lucide. Stanchezza per il turno di giovedì nelle gambe? No, è stata una questione mentale: anche le avversarie avevano giocato 3 giorni fa, per giunta con due supplementari e una lunga trasferta. Va riconosciuto a Costa il merito di averci messo i bastoni tra le ruote, non lasciandoci giocare come volevamo. In teoria avevano più pressione di noi sulle spalle, visto che non potevano perdere altro terreno in classifica, ma l’hanno trasformata in energia positiva, nonostante mancasse il loro play titolare Baldelli.
Ma se consideriamo i canestri facili che abbiamo sciupato, con l’aggiunta dell’imprecisione ai tiri liberi e la minor voglia di vincere rispetto ad altre occasioni, penso che il solito Geas l’avrebbe portata a casa. Lasciamo che la sconfitta bruci per qualche giorno e poi voltiamo pagina: tutto sommato, meglio
aver vinto con Empoli e perso a Costa che viceversa, perché così il primato resta in mano nostra, se non commettiamo altri passi falsi”.

CRONACA – Atmosfera delle occasioni importanti a Costa; la tensione si mescola all’inevitabile stanchezza per il turno infrasettimanale nelle gambe delle due squadre, e sono tanti gli errori anche banali. Giusta parità il 13-13 di fine primo quarto, col Geas più efficace da sotto e Costa a replicare dalla media.
Nella seconda frazione cambia qualche fattore ma non l’equilibrio costante: padrone di casa ora a colpire da dentro l’area e le sestesi un paio di volte dalla media con Arturi. Le rossonere innescano la loro proverbiale macchina da palle rubate, cercando di sfruttare l’assenza della regista avversaria Baldelli. Ma qualche errore di troppo da sotto frena la spinta ed è Costa ad andare in leggero vantaggio al riposo (27-25).
Dopo la pausa, coach Zanotti sembra aver ricaricato bene le batterie alla squadra, che produce il suo momento migliore. Nuova serie di palle recuperate, e stavolta il Geas le trasforma andando a segno a turno con tutto il quintetto. Galbiati completa con 4 punti di fila un parziale di 1-14 che vale il massimo vantaggio rossonero (28-39 al 26’).
Ma proprio nel momento in cui la partita è sul punto di spaccarsi, Costa riesce a riaprirla, abbandonando rapidamente un tentativo di zona per tornare a una uomo intensa, e attaccando con più convinzione il canestro: il Geas esaurisce il bonus e la conseguente serie di tiri liberi ridà fiducia alle padrone di casa, che arrivano al pareggio al 29’ con una tripla di Del Pero, la prima di serata per le due squadre (altro indice delle difficoltà offensive generali). Due guizzi contrapposti di Galbiati e Rulli fissano il 43-43 a fine terzo quarto.
Si riparte come da zero per 10 minuti di apnea finale. Il Geas ritrova il vantaggio lavorando bene per Ercoli che realizza tre volte, due su assist di Arturi. Ma poi gli errori tornano a pesare e anche questo minibreak è vanificato. Si segna pochissimo e a 3’30” dalla fine Costa torna avanti con un
contropiede di Maiorano (50-49).
Tutto è ancora possibile ma le padrone di casa hanno più energie: chiudono bene in difesa recuperando palloni importanti e inventano un paio di canestri difficili con Longoni e Maiorano (54-49 a -1’40”). Sono le stoccate decisive perché il Geas non ne ha più: il segnale della resa è una rimessa gettata dopo il timeout a -1’30”, cui segue una tripla dall’angolo, ancora di Maiorano, per la fuga definitiva che esalta il pubblico di casa. Sul fallo sistematico lo scarto si dilata fino alla doppia cifra (61-51).


16/12/16

Domani (sabato 17) ultima di A2 per il 2016
Geas contro Cus Cagliari per il “titolo d’inverno”


Il Natale è ormai alle porte, ma prima di potersi dedicare alle meritate vacanze tra affetti, luminarie e fornelli, il Geas spera di poter anticipare la festa e scartare un regalo con qualche giorno di anticipo.
Con l’ultimo match dell’anno solare 2016, Sesto può confezionarsi infatti un dono che vale per due: con una vittoria nel match interno di domani, sabato 17, contro il Cus Cagliari al PalaNat (palla a due anticipata alle ore 16.00), il Geas conquisterebbe matematicamente il platonico titolo di campione d’inverno, che poi tanto platonico non è poiché, oltre a far partire in vantaggio le rossonere su tutte le concorrenti nel girone di ritorno, garantirebbe un ruolo da “testa di serie” nelle prossime Final Eight di Coppa Italia. Insomma c’è molto in palio.

LE AVVERSARIE - Certamente, guardando la classifica, dopo la scorsa settimana “infernale” che l’ha visto opposto alla seconda, Empoli, e poi a una delle terze, Costa, stavolta il Geas ha un compito meno in salita. Il Cus Cagliari, l’altra squadra retrocessa dalla A1 nella passata stagione, siede attualmente in
penultima posizione, con una sola vittoria e nove sconfitte nelle 10 partite disputate fin qui (da recuperare il match contro Orvieto, rinviato a causa delle scosse sismiche che interessarono il Centro Italia).
Le “universitarie” hanno vinto il derby sardo della prima giornata contro Alghero, arrendendosi poi in tutti i nove appuntamenti consecutivi, tra sconfitte in volata (-1 contro Empoli o -2 contro Carugate) e veri e propri crolli (il -53 a Costa Masnaga e il -32 con Crema su tutti).
La formazione sarda vive molto sulla produzione del suo quintetto, come confermano i soli 4 punti di media prodotti dalla panchina del Cus. Tutte le giocatrici dello “starting five” giocano in media almeno 30 minuti se non di più. La miglior marcatrice è Federica Alesiani, playmaker 19enne da 12.0 punti e 2.5
assist di media, reduce dalla promozione in A1 con la maglia di La Spezia.
Assieme a lei vanno in doppia cifra anche la straniera della squadra, la lituana Julita Bungaite, centro 29enne ex Palermo da 11.0 punti e 8.2 rimbalzi a partita, e l’esperta Elena Riccardi, lunga da 10.9 punti già incontrata dal Geas due anni fa con la maglia di Torino, con un passato in tante squadre su e giù per l’Italia, compresa una stagione al Famila Schio.
Il quintetto (e il grosso della produzione statistica) è completato da Rachele Niola (9.3 punti a partita) e dalla giovane Angela Dettori (8.8), entrambe giocatrici sarde ed entrambe con una promozione in A1 nel proprio passato, la prima tre stagioni fa a Vigarano e la seconda lo scorso anno con la maglia di Broni.
Dalla panchina la giocatrice più utilizzata è Jennifer Bertucci, ala ligure da 16 minuti e 1.5 punti di media.

COACH ZANOTTI – “Il Cus è una buona squadra che ha lasciato qualche punto per strada, con una classifica che non rispecchia il vero valore delle giocatrici a disposizione. Le due lunghe Bungaite e Riccardi sono elementi di grande esperienza, mentre Alesiani e Dettori sono giocatrici giovani e di qualità. Noi non siamo in un momento brillante e la partita di Costa l’ha dimostrato, per questo in
settimana abbiamo cercato di lavorare più su di noi e sui nostri errori che non sulle avversarie che affronteremo sabato. Oltre a sapere di aver giocato male domenica scorsa, sappiamo però anche di aver fatto fino ad oggi una stagione soddisfacente e di aver lavorato bene fin qui.
Settimana scorsa è stata tosta, abbiamo giocato due volte in tre giorni contro squadre forti come Empoli e Costa e abbiamo raccolto una vittoria importante nel più prezioso dei due match, per cui prendiamo la sconfitta di Costa, la analizziamo, ma siamo sicuramente contente di quanto fatto fino ad oggi. Ora scenderemo in campo la coscienza di quello che abbiamo sbagliato e con la voglia di conquistare una vittoria che ci permetta di blindare il primo posto a fine girone d’andata e di andare a fare la Coppa Italia da testa di serie. Per questo il match di domani avrà un’importanza davvero fondamentale”.


17/12/16

Geas, +34 e spettacolo contro il Cus Cagliari
Il 2016 si chiude con il titolo d’inverno


Il Geas mette il titolo di campione d'inverno sotto l'albero natalizio e dimentica immediatamente il primo e finora unico stop di settimana scorsa. Con un solo turno da giocare per chiudere l’andata, le sestesi hanno 2 punti di vantaggio e lo scontro diretto a favore sull’inseguitrice Empoli: quanto serve per sigillare un primato che vale anche un ruolo da testa di serie nelle “Final Eight” di Coppa Italia di A2. Primi obiettivi raggiunti, insomma, in attesa di puntare a quelli più importanti nel 2017.
Nell’ultimo impegno prima della sosta (si tornerà in campo il 7 gennaio) basta poco più di un quarto alle rossonere per imporre la loro maggior qualità sul Cus Cagliari: un paio di accelerate, in particolare un 17-1 a chiudere il secondo quarto, fanno il vuoto per un +17 a metà gara poi raddoppiato a fine partita (80-
46).
Mattatrice realizzativa Virginia Galbiati, che viaggia quasi a un punto al minuto (25 in 26', col 69% al tiro) e guida altre 3 compagne oltre quota 10: Barberis che chiude in “doppia-doppia” (14 + 10 rimbalzi); Arturi in versione sia tiratrice (4/6 da 3) sia, come di consueto, dispensatrice di assist (4 di cui alcuni a tutto campo in contropiede); e Gambarini preziosa coi suoi cambi di ritmo. A rimbalzo svetta Ercoli (12).
A segno anche le giovanissime Grassia, Decortes e Pusca nell’ambito di un dominio rossonero in tutte le statistiche: 46-29 a rimbalzo, 15-5 negli assist, 112-33 nelle valutazioni di squadra, solo per citare alcuni dati che rendono l’idea del dominio esercitato dal Geas in questa settima vittoria su 7 apparizioni stagionali al PalaNat.

COACH ZANOTTI – “Una partita che ha fatto un po’ fatica a decollare, poi però abbiamo preso il largo. Positivo aver tenuto le giovani in campo per tanti minuti, perché cerchiamo sempre di sfruttare queste occasioni per farle crescere in vista di poterle impiegare anche nelle sfide più difficili. Non va dimenticato che sono pressoché tutte al primo campionato senior della loro carriera, quindi ci vuole il giusto tempo di rodaggio. E mi pare che oggi loro abbiano dimostrato buone cose, motivo di ulteriore soddisfazione per noi.
Andiamo quindi alla pausa da prime in classifica: non dobbiamo pensare in alcun modo di essere arrivate chissà dove, ma aver guadagnato la testa di serie per le ‘Final Eight’ di Coppa Italia è già un obiettivo tangibile raggiunto. Chiaro che a lungo termine il traguardo sono i playoff ed è in chiave di questo che dovremo lavorare nella seconda parte di campionato”.

CRONACA - Giusto il tempo di alzare la palla a due e il Geas scatta dai blocchi di partenza con un “2+1” di Galbiati e una tripla di Arturi (6-0 al 2'). Sul recupero del Cus con un medesimo contro-parziale, Barberis ispira un 13-2 di break che porta già in doppia cifra il margine (19-8 all'8'). Grassia e Decortes si danno il cambio nel ruolo di lunga (minutaggio limitato per Schieppati a causa di un problema al ginocchio), ma contro la zona 2-3 delle padrone di casa Dettori e Alesiani trovano triple preziose: nuovo ritorno a contatto delle ospiti (23-20 e poi ancora 26-23 al 15').
Ci vuole un attimo a far riprendere fuoco all'attacco rossonero: Pusca infila due canestri-fotocopia dai 6 metri e serve a Schieppati l'assist del +9, poi la chiusura è con due triple di Galbiati (entrambe su assist) e quella di tabella di Arturi sul gong di metà gara (41-24 al 20'). Ennesimo gioiello allo scadere per la capitana (ne aveva segnato uno da ancora più lontano nel big match dell’8 dicembre con Empoli), sicuramente una delle migliori specialiste del “buzzer beater” in circolazione.
La partita non ha più molto da dire nella ripresa, ma le rossonere non fanno mancare spettacolo a chi è venuto a festeggiare il loro titolo d’inverno: Barberi sspinge oltre quota 20 il vantaggio (48-26 al 24’), poi Galbiati fa bottino in tutte le maniere, ispirata dalla regia di Arturi, e riallontana Cagliari quando rientra a -17 ad inizio ultimo periodo.
È un Geas che non si rilassa nemmeno a risultato acquisito, mentre coach Zanotti continua a coinvolgere con successo le più giovani (c’era anche Panzera di ritorno dal torneo in Spagna con la Nazionale Under 16): Arturi segna il +31, Grassia stampa l'80-46 finale. Buone feste a tutti dal Geas campione d’inverno.


28/12/16

Il Geas piange la scomparsa di Luisa Fanfoni
Fu tra le “pioniere” della prima salita in serie A


Lutto in casa Geas: ci ha lasciati Luisa Fanfoni, una delle protagoniste della storica promozione in Serie A del 1966. Lei e le sue compagne portarono nel massimo campionato il club rossonero, aprendo la strada alla gloriosa dinastia che sarebbe iniziata pochi anni dopo, con l’arrivo di Mabel Bocchi, la presidenza di Azeglio Maumary e il primo scudetto datato 1970. A quell’epoca l’esperienza da giocatrice geassina di Luisa Fanfoni si era già conclusa, ma lei, con altri ruoli, rimase legata per molti anni ancora al club, così come alle altre veterane che incontrava in tribuna quando presenziava alle partite casalinghe della prima squadra.
Così la ricorda Carletto Vignati, presidente onorario e memoria storica del Geas: “Era originaria della provincia di Parma: ogni volta che passavo dalle sue parti, mi capitava di pensare: ecco, da qui veniva la ‘Fanfa’. Di carattere era gioviale, simpatica, tipicamente emiliana. La sua famiglia si era trasferita a Milano e lei aveva iniziato a giocare in una squadra del capoluogo, che poi si sciolse. Venne al Geas e contribuì a quella famosa promozione del ’66, poi disputò un paio di stagioni in Serie A. In seguito restò come dirigente per lungo tempo: ancora verso fine anni ’80-inizio ’90 era accompagnatrice per il nostro settore giovanile. Se guardate la foto del Geas 1966/67 la individuate con la maglia numero 14 e gli occhiali”.

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